Area naturalistica, masso erratico, molo anni ’50 e spiagge deliziose: Ranco e il suo fascino inimitabile
Tra i luoghi più affascinanti del Maggiore, sono tante le peculiarità che offre come il museo diffuso e scorci naturalistici differenti
Ranco è un paesino sul Lago Maggiore tra i comuni di Ispra e di Angera. Si sviluppa tra il colle di San Quirico e il promontorio meridionale del Parco del Golfo della Quassa.
Fa parte dell’area riserva della biosfera MAB Ticino Valgrande Verbano.
Caratteristico è il molo di Ranco, che risale agli anni ‘50 ed è oggi rimessa per le barche dei privati. L’imbarcadero di Ranco collega con i principali porti del lago e i pontili galleggianti costituiscono un approdo temporaneo.
Sul lungo lago si incontra il Parco Gianni Rodari da cui si gode una vista impareggiabile, un punto di ritrovo molto frequentato nella bella stagione. Qui ci sono anche il parco è attrezzato con i giochi per i bambini e uno spazio per spettacolo ed eventi. A Ranco esiste l’iniziativa del museo diffuso, tutti i siti di pregio storico o artistico hanno la loro targa identificativa.
Il PLIS della Quassa
Dalla punta di Ranco alla Fornace di Ispra si estende il Parco della Quassa. Un itinerario semplice attraverso aree boschive, prati e il ponticello sul canale Acqua Negra (noto anche come Rio Quassa). Si passa anche davanti al mausoleo di Castelbarco, costruito nella seconda metà del 1800
Il Plis del Golfo della Quassa è stato istituito con Ranco e Ispra ai sensi della normativa regionale sulle aree protette nel 2010 dopo cinque anni di lavoro. È un’area importantissima perché è poco antropizzata. Un tempo zona paludosa, oggi presenta ancora molte aree umide molto utili alla tutela della biodiversità: ci sono diverse peculiarità nella flora e nella fauna.
In quest’area naturalistica si possono incontrare alcune spiagge e l’area del Sasso Cavallaccio.
Il sasso Cavallaccio è un monumento naturale che caratterizza l’intera area. Dal 1984 è diventato ufficialmente monumento naturale e si trova dentro alla zona di protezione speciale che si chiama “i canneti del Lago Maggiore”. Ha una superficie di 50 metri quadri e chissà quanti sotto terra. La composizione del sasso ci dice che arriva dal ghiacciaio del Gottardo. Si chiama così perché la parte sporgente del masso richiama vagamente la forma della testa di un cavallo. Oggi il Sasso Cavallaccio è censito nell’elenco della Regione Lombardia Monumento Naturale.
Le spiagge
La spiaggia Caravalle
È la spiaggia libera più grande, molto frequentata sopratutto nel weekend con un’ottima balneabilità. Lunga circa 150 metri, in parte ghiaia e sabbia e in parte erba, si può trovare un pò di fresco tra gli alberi, acqua molto pulita, fondale in sassi, l’acqua diventa subito profonda, nei mesi estivi è presente un bagnino.
È in Via Lungolago, a 800 metri dal porticciolo in direzione Angera.
La Spiaggetta della Cannottieri
Chiamata così perchè negli anni passati era usata dalla Canottieri Pro Ranco. Piccola spiaggia tranquilla con un bel praticello, acqua molto pulita, dovuto al fondale in sassi e alla presenza di sorgenti. Piace particolarmente a chi pratica immersioni in quanto sul fondale ci sono parecchi relitti, tra cui la “Tinca” barca usata da Piero Chiara nel suo celebre film “La stanza del Vescovo”
È in Via Lungolago, a 400 metri dal porticciolo in direzione Angera
La spiaggia del Sasso Cavallazzo
Chiamata così per la presenza del gigantesco masso erratico.
La spiaggia è molto ampia, caratteristica principale è la presenza di sabbia sul fondale e acqua molto bassa, è particolarmente frequentata dalle imbarcazioni che durante il periodo estivo ormeggiano per potersi tuffare nelle acque limpide con fondale sabbioso.
È raggiungibile a piedi (10 min di percorso) dal Pargheggio del Campo da Rugby in Via Quassa, dal centro paese circa 20 min, 1,7 km
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