La Gran Via del Devero compie un anno
Oltre 1.400 copie vendute per la guida dedicata al cammino di 87 chilometri che da Domodossola abbraccia il monte Cistella: un progetto nato per promuovere il turismo lento tra le montagne dell'Ossola
![gran via del devero](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2023/07/gran-via-del-devero-1476452.610x431.jpg)
La Gran Via del Devero festeggia il suo primo anno. Un’iniziativa nata da un gruppo di appassionati che nell’estate del 2023 si è concretizzata nella pubblicazione di una guida turistica per chi vuole esplorare la Valle Antigorio, la Valle del Devero, la Valle Buscagna e la Val Divedro (oltre alla piana di Domodossola) e che ora, nei primi giorni del 2025, fa un bilancio sui risultati raggiunti nell’ultimo anno e su alcune difficoltà incontrate.
87 chilometri con 10.700 metri di dislivello positivo e negativo da percorrere in cinque o sei tappe: la Gran Via del Devero è un percorso ad anello che da Domodossola attraversa i Comuni di Crevoladossola, Crodo, Baceno e Varzo lungo i sentieri della rete del Cai, toccando i luoghi più suggestivi che circondano il monte Cistella.
Si tratta di un progetto indipendente e senza scopo di lucro realizzato da Martina Forni, Matteo Antonio Rubino e Veronica Torchia con l’obiettivo di promuovere il turismo lento e consapevole nel cuore delle valli ossolane.
La guida ha venduto oltre 1.400 copie dall’estate 2023 all’agosto 2024. L’iniziativa ha acceso l’interesse anche di alcuni enti e associazioni, che hanno deciso di riconoscere alla Gran Via del Devero il patrocinio gratuito. Tra questi, in particolare, i Comuni di Crevoladossola, Crodo e la Provincia del Verbano Cusio Ossola, insieme all’amministrazione comunale e al Cai di Gallarate (che gestiscono alcuni rifugi proprio nel territorio descritto dalla guida).
«Grazie alla guida – racconta Matteo Antonio Rubino – sono arrivati a percorrere la Gran Via del Devero turisti anche da molto lontano. Abbiamo raccolto testimonianze di persone provenienti dagli Appennini e dal Trentino, che si sono innamorate di questi luoghi. Sui sentieri del tracciato hanno camminato anche i ragazzi di un gruppo di boyscout di Napoli, che conoscevano Domodossola solo per la “D”. La versione in Inglese della guida, inoltre, è stata richiesta anche da librerie in Austria e Germania».
«Il nostro rammarico più grande – aggiunge però l’autore – è la poca partecipazione che questo progetto ha ricevuto da parte delle realtà del territorio. Ci piacerebbe che un’iniziativa senza scopo di lucro capace di portare turisti che spendono per soggiorno e ristoro nelle attività dei paesi possa ricevere un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni delle aree del Devero e di Domodossola».
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