Frontalieri, fra Cannobio e Brissago viabilità al collasso già alle 6 di mattina
Minazzi e Marchionini chiedono alle autorità elvetiche di velocizzare i controlli
Alle 6 di mattina la viabilità fra Cannobio e Brissago è già al collasso. Per i frontalieri che dal Verbano e dall’Ossola devono raggiungere i cantieri e le fabbriche del Ticino quella di ieri è stata un’altra mattinata di passione.
Anche in questo caso hanno affidato ai social la loro rabbia. C’è chi addirittura arriva a paventare la necessità di prendere in locazione un appartamento in Svizzera. “Solo così – spiegano – si evita quello che è diventato un calvario”. Altri lamentano : “ Si parte alle 4 per raggiungere in tempo il posto di lavoro”.
A raccogliere la protesta è stato il sindaco di Cannobio, Comune che per primo patisce a livello viario la situazione. Gianmaria Minazzi si è fatto portavoce delle istanze frontaliere presso l’Ufficio delle Dogane svizzere. Questa mattina ha prima preso contatti telefonici con l’ufficio di Chiasso poi, ha inviato alla sede centrale di Lugano una dettagliata lettera. Si chiede collaborazione per risolvere il problema delle code creato dai controlli ai permessi di lavoro. “Mi hanno detto che analizzeranno le mie richieste“ dice Minazzi.
Sullo stesso tema anche la lettera scritta al Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino Christian Vitta dal sindaco Marchionini. “Con la presente – scrive l’inquilina del Municipio verbanese – dimostrando la nostra gratitudine alle autorità cui competono i controlli alla frontiera in conformità alle disposizioni di tutela, si segnala il disagio manifestato da molti lavoratori frontalieri che chiedono di individuare procedure volte a snellire e velocizzare i controlli “ .
E a proposito di code. Continuano i lavori di asfaltatura fra le località di Piaggio Valmara e Campagna nel comune di Cannobio. Nei giorni scorsi sera la presenza dei movieri in prossimità dei cantieri, ha scongiurato il peggio ma non solo mancati i disagi. Oggi il fermo dei lavori è stato annunciato per le 17. Questo per evitare l’intasamento nell’orario di punta dei rientro dei frontalieri.
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