I carabinieri della Sezione Radiomobile di Verbania e della Stazione di Premeno sono intervenuti, nella tarda serata di lunedì 10 febbraio, nell’abitazione di un 56enne residente in un Comune collinare del Verbanese. (foto d’archivio)

L’allarme era stato dato da una parente dell’uomo, che risiede in Svizzera e a cui lo stesso aveva confidato di volersi sparare. La donna ha immediatamente attivato i soccorsi tramite un altro parente residente in Italia che allertato il 112 ha fornito tutte le indicazioni per raggiungere l’abitazione.

L’accertamento in banca dati ha confermato che l’uomo detenesse regolarmente in casa due pistole, cosa che ha alzato il livello dell’intervento, vista la necessità di salvaguardare la vita dell’uomo unitamente al garantire l’incolumità degli operatori, compresi i sanitari e i Vigili del Fuoco, anche loro presenti per fornire assistenza e supporto.

In pochi minuti i militari sono arrivati davanti all’abitazione dell’uomo che, nel frattempo si era barricato. Nessuna risposta alle numerose richieste dei carabinieri di aprire la porta, tanto che i vigili del fuoco hanno dovuto forzare una porta finestra per poter accedere all’appartamento.Una volta entrati, i militari hanno trovato l’uomo seduto sul divano, completamente ubriaco. Vicino a lui nessun’arma ma alcolici. Con la perquisizione in casa sono state rinvenute le due armi da fuoco, una beretta semiautomatica e una rivoltella Smith & Wesson, una sotto al materasso nella camera da letto, l’altra in un cassetto, immediatamente sequestrate dai militari. Nel corso del controllo i carabinieri hanno anche rinvenuto 65 grammi di hashish e 27 di marijuana, sottoposti a sequestro.

Il 56enne è stato trasportato in ambulanza al DEA di Verbania per una valutazione medica. La posizione dell’uomo in merito allo stupefacente rinvenuto è in corso di valutazione e al momento non ci sono ipotesi di reato nei suoi confronti. Per il momento lo stesso è stato segnalato alla Prefettura di Verbania quale assuntore di stupefacenti, ed è stato avviato l’iter per un provvedimento di divieto di detenzione di armi.

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Molte persone trovano difficile e imbarazzante parlare di suicidio: può essere forte il senso di vergogna che può accompagnare questi pensieri. Ancora più forti possono essere queste emozioni se si pensa di confidarsi con parenti e amici. Potrebbe risultare più facile parlarne con chi non è coinvolto direttamente.
Se sentite di aver bisogno, potete chiamare il Numero Verde 800 334343, attivo h24: è il servizio Inoltre attivato da Regione Veneto (alla risposta c’è un breve messaggio registrato, subito dopo risponde l’operatore). Un altro servizio è quello di Telefono Amico, attivo dalle 10 alle 24, tutti i giorni dell’anno: il numero è 02 23272327