Le lucine a Varese? Coinvolgiamo tutte le scuole della città
La controproposta di un nostro lettore: chiedere ai ragazzi delle scuole superiori di progettare e realizzare un percorso simile a quello di Leggiuno
Egregio Direttore,
nonostante non sia propriamente un fanciullo, rimango sempre incantato dalle luminarie natalizie.
Negli ultimi anni poi sembrano essere diventate una interessante attrazione per riportare nei centri cittadini un pubblico fatto di curiosi e consumatori che altrimenti si fermerebbero in uno dei centri commerciali che affollano le nostre periferie urbane.
Torino, Como, Salerno, Milano, ma anche la piccola Leggiuno… ognuno fa il possibile per rendere scintillante il proprio centro storico e la gente pare proprio apprezzare questo sforzo.
Anche la nostra Varese si sta impegnando, migliorando la qualità degli addobbi, allargando la loro presenza oltre il centro cittadino, organizzando eventi che coinvolgano residenti e visitatori.
Ora leggo sulle vostre pagine che c’è in discussione la proposta di portare a Varese la manifestazione di Leggiuno. Idea interessante, ma che mi lascia perplesso, non certo per la qualità dello spettacolo che ogni anno riescono a proporre, bensì per la pochezza dell’idea in sé.
Per i sostenitori di questa proposta, Varese non sarebbe in grado di inventarsi una iniziativa natalizia capace di fare così bella figura?
Beh… insomma… io credo il contrario. Credo che Varese abbia tutti i numeri, le idee e le possibilità per inventarsi e sviluppare una iniziativa che possa creare attenzione, non solo a livello locale, e che possa essere una valido supporto per il settore commerciale senza il quale il centro cittadino non farebbe altro che spegnersi.
Ma se invece l’unica idea oggi in campo è quella di “scippare” le lucine a Leggiuno, allora mi permetto di dare io un suggerimento: per il prossimo anno si potrebbero coinvolgere le scuole superiori cittadine (dal liceo artistico all’istituto tecnico) in un progetto che veda i ragazzi impegnati nella progettazione e nella realizzazione delle luminarie da sistemare in alcuni punti della città, dando loro un budget di spesa da gestire per ottenere il miglior risultato.
Questo progetto non si esaurirebbe in un solo anno, ma si potrebbe sviluppare nel corso dei prossimi anni, ampliando l’area coinvolta, modificando ed integrando le luminarie già progettate così da offrire ogni anno uno spettacolo nuovo e più ricco.
Il massimo sarebbe riuscire a organizzare alcuni gruppi di ragazzi provenienti dai vari istituti così da sviluppare vari progetti contemporaneamente (le luminarie stradali, gli alberi di natale, i giardini estensi, ecc.), compreso il fatto di dare suggerimenti a quelle attività commerciali che in questi ultimi anni hanno dimostrato di voler investire risorse in queste iniziative che però sono rimasti semplici episodi slegati tra loro.
Forse il limite maggiore di questa idea è il fatto di puntare tutto sull’inventiva e l’impegno della città, mentre c’è sempre più bisogno di fare girare le idee, di vedere cosa fanno altrove, meditare e reinventare.
Però è anche una idea che si affida alla gioventù, a coloro che hanno la mente più aperta e ricettiva e che spero possano aver voglia di essere protagonisti di una iniziativa e non solo semplici spettatori.
Nonostante tutto, da semplice cittadino, preferirei sapere che la mia città ha avuto una idea e l’ha saputa mettere in atto, più che andarsela a prendere in giro per la provincia.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Marco Guadagnuolo
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