“Sono scivolata e caduta a causa dei buchi sulla ciclabile Luino – Grantola”
Una lettrice denuncia lo stato in cuoi versa la pista ciclopedonale che si snoda nella piana del Margorabbia. “Gli enti preposti intervengano, io mi sono spaccata le ossa"

Spettabile Redazione di Varese news
Vi scrivo in qualità di residente a Luino, profondamente preoccupata per lo stato di abbandono in cui versa la pista ciclabile che collega Luino a Germignaga e Grantola e le aree adiacenti. Purtroppo, la mia preoccupazione si è trasformata in una dolorosa realtà quando, a causa delle condizioni impraticabili della pista, sono stata vittima di una brutta caduta che mi ha causato la frattura dell’omero e diverse tumefazioni. Tengo a precisare che al momento dell’incidente non stavo utilizzando una bicicletta, ma stavo facendo semplicemente jogging sulla pista.
Questa mia personale esperienza è la testimonianza diretta della pericolosità di una infrastruttura che, concepita per la mobilità dolce e il benessere dei cittadini che si spostano tra Luino Germignaga e Grantola, si è trasformata in una trappola insidiosa a causa della mancata manutenzione, rappresentando un pericolo non solo per i ciclisti ma anche per i pedoni.
Desidero sottolineare come la pericolosità inizi ben prima di addentrarsi nella pista ciclabile vera e propria. Già percorrendo il marciapiede di Via Amendola a Luino, il tratto che conduce all’accesso della ciclabile è disseminato di buchi e avvallamenti, rendendo difficoltoso e rischioso anche solo raggiungere l’inizio del percorso.
Una volta sulla ciclabile Luino-Germignaga-Grantola, la situazione non migliora: il primo ponte che si incontra è in condizioni precarie risulta traballante a causa delle tavole fissate sulla struttura che al passaggio si muovono in modo preoccupante. A peggiorare ulteriormente lo stato di icuria del percorso in diversi punti del tracciato, sono presenti radici di alberi che sporgono pericolosamente sul manto, costituendo un serio rischio di inciampo per chiunque, ciclista o pedone, utilizzi la pista. È proprio a causa di una di queste radici sporgenti che ho subito la mia caduta.
Ritengo che lo stato attuale della pista ciclabile e delle aree limitrofe sia inaccettabile e che la mia recente esperienza ne sia una prova allarmante. È inconcepibile che i cittadini debbano rischiare la propria incolumità per usufruire di un servizio pubblico che dovrebbe collegare in sicurezza Luino e Grantola e favorire l’attività fisica all’aria aperta. Molti di noi si sentono frustrati e, nel mio caso, anche fisicamente danneggiati dalla negligenza nella manutenzione di questa importante infrastruttura.
Mi auguro vivamente che la vostra testata giornalistica possa dare la massima risonanza a questa problematica, portando all’attenzione dell’amministrazione comunale di Luino, del comune di Germignaga e Grantola e degli enti competenti la urgente necessità di un intervento risolutivo. Non si tratta solo di ripristinare la fruibilità della pista ciclabile Luino-Grantola, ma di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, ciclisti e pedoni, ed evitare che altri debbano subire le conseguenze di questa inaccettabile situazione come è successo a me.
Ringraziando per l’attenzione e nella speranza di un vostro tempestivo intervento, porgo cordiali saluti.
Claudia Bellicini
Vi scrivo in qualità di residente a Luino, profondamente preoccupata per lo stato di abbandono in cui versa la pista ciclabile che collega Luino a Germignaga e Grantola e le aree adiacenti. Purtroppo, la mia preoccupazione si è trasformata in una dolorosa realtà quando, a causa delle condizioni impraticabili della pista, sono stata vittima di una brutta caduta che mi ha causato la frattura dell’omero e diverse tumefazioni. Tengo a precisare che al momento dell’incidente non stavo utilizzando una bicicletta, ma stavo facendo semplicemente jogging sulla pista.
Questa mia personale esperienza è la testimonianza diretta della pericolosità di una infrastruttura che, concepita per la mobilità dolce e il benessere dei cittadini che si spostano tra Luino Germignaga e Grantola, si è trasformata in una trappola insidiosa a causa della mancata manutenzione, rappresentando un pericolo non solo per i ciclisti ma anche per i pedoni.
Desidero sottolineare come la pericolosità inizi ben prima di addentrarsi nella pista ciclabile vera e propria. Già percorrendo il marciapiede di Via Amendola a Luino, il tratto che conduce all’accesso della ciclabile è disseminato di buchi e avvallamenti, rendendo difficoltoso e rischioso anche solo raggiungere l’inizio del percorso.
Una volta sulla ciclabile Luino-Germignaga-Grantola, la situazione non migliora: il primo ponte che si incontra è in condizioni precarie risulta traballante a causa delle tavole fissate sulla struttura che al passaggio si muovono in modo preoccupante. A peggiorare ulteriormente lo stato di icuria del percorso in diversi punti del tracciato, sono presenti radici di alberi che sporgono pericolosamente sul manto, costituendo un serio rischio di inciampo per chiunque, ciclista o pedone, utilizzi la pista. È proprio a causa di una di queste radici sporgenti che ho subito la mia caduta.
Ritengo che lo stato attuale della pista ciclabile e delle aree limitrofe sia inaccettabile e che la mia recente esperienza ne sia una prova allarmante. È inconcepibile che i cittadini debbano rischiare la propria incolumità per usufruire di un servizio pubblico che dovrebbe collegare in sicurezza Luino e Grantola e favorire l’attività fisica all’aria aperta. Molti di noi si sentono frustrati e, nel mio caso, anche fisicamente danneggiati dalla negligenza nella manutenzione di questa importante infrastruttura.
Mi auguro vivamente che la vostra testata giornalistica possa dare la massima risonanza a questa problematica, portando all’attenzione dell’amministrazione comunale di Luino, del comune di Germignaga e Grantola e degli enti competenti la urgente necessità di un intervento risolutivo. Non si tratta solo di ripristinare la fruibilità della pista ciclabile Luino-Grantola, ma di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, ciclisti e pedoni, ed evitare che altri debbano subire le conseguenze di questa inaccettabile situazione come è successo a me.
Ringraziando per l’attenzione e nella speranza di un vostro tempestivo intervento, porgo cordiali saluti.
Claudia Bellicini
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