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Camera di Commercio, perchè doveva restare l’autonomia. Parlano i dati

Camera di Commercio, perchè doveva restare l’autonomia. Parlano i dati

BAVENO – Con un lungo comunicato zeppo di dati, la Camera di Commercio del VCO ribadisce la preminenza del suo ruolo nell’economia del territorio, contestando l’accorpamento con Vercelli-Biella e Novara decretato dal ministro dello sviluppo economico. Non solo la Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola rientra tra le Camere di Commercio delle province montane, con la possibilità quindi di restare autonoma,  ma  il motivo addotto all’accorpamento, ovvero la “non rispondenza a criteri di efficienza ed equilibrio economico”, per la Camera di Commercio del VCO è opinabile.

Da parte nostra – si legge nel comunicato – vogliamo sottolineare, come già comunicato e fatto presente prima del decreto a Unioncamere, Regione Piemonte e Ministero dello sviluppo economico, che i bilanci della Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola non hanno mai presentato delle criticità e hanno sempre permesso di effettuare interventi promozionali a favore delle imprese senza ricorrere a risorse di patrimonio”. 

La nostra Camera di Commercio ha sempre dato negli anni prova di efficienza ed equilibrio economico come dimostrano anche i dati”, prosegue il comunicato.

LE CIFRE

Anche nel 2016 con risorse 0 da bandi Interreg e Por, bandi non ancora avviati, siamo riusciti a dedicare più di 500.000 euro a interventi promozionali a favore delle imprese. Dal 2010 al 2015 la nostra Camera di Commercio ha recuperato risorse dai bandi Interreg e Por per circa 1.300.000 euro pari a una media annuale superiore ai 215.000 euro.

«Questa capacità di recuperare risorse con le progettualità europee, nazionali e regionali ha sempre consentito negli anni interventi promozionali rilevanti rispetto alle dimensioni dell’ente. La diminuzione degli interventi promozionali negli ultimi due anni è stata si determinata dalla diminuzione delle entrate da diritto annuale ma anche dai ritardi relativi ai bandi europei e regionali, bandi che ci consentiranno, come nel passato, di recuperare risorse da dedicare alle imprese.

Ritenevamo importante mantenere l’autonomia della nostra Camera di Commercio in un territorio montano e di confine.

E’ proprio in territori come il Verbano Cusio Ossola che la presenza di una Camera di Commercio autonoma, legata alle esigenze del territorio, efficiente, capace di attrarre risorse, come abbiamo dimostrato di essere, ha un ruolo rilevante, direi decisivo, per lo sviluppo delle imprese.

La nostra Camera di Commercio è una realtà di ridotte dimensioni, ma che ha saputo nel corso degli anni fornire risposte alle esigenze di un sistema locale periferico e di frontiera».

AL SERVIZIO DEI COMUNI

«Grazie all’attenzione prestata negli anni alla telematizzazione dei servizi ed alla sensibilizzazione degli utenti, questa Camera è stata tra gli sperimentatori del Registro Imprese telematico ed è da tempo sul podio nazionale: il 99,8% delle pratiche è evaso nei termini, il tempo medio di evasione di una pratica al nostro Registro Imprese è di 0,59 giorni e il costo medio di evasione di tutte le richieste è inferiore a 10 euro. I costi di struttura sono in costante diminuzione, anche grazie alla riorganizzazione interna che ha portato all’aumento dei servizi di line e del personale dedicato ed alla riduzione ad un solo servizio di staff.

Il Verbano Cusio Ossola è un’area estremamente frammentata, caratterizzata da una ancora insufficiente integrazione fra le aree montane e quelle lacuali. Per questo motivo abbiamo da sempre programmato e realizzato interventi diretti a rafforzare il capitale territoriale. Ci viene ampiamente riconosciuto il ruolo di soggetto strategico, che favorisce la governance territoriale e valorizza risorse e competenze dei diversi attori e promuove la collaborazione e l’innovazione collettiva e d’impresa. Ne sono testimonianza, ad esempio, le richieste da parte dei rappresentanti del sistema delle imprese ed opinion leaders di mettere a punto e realizzare alcuni progetti emblematici come il SUAP. Sono ormai 30 i comuni che ci hanno delegato la gestione diretta e completa degli Sportelli Unici per le attività produttive coinvolgendo più del 40% delle imprese provinciali.

Altro esempio significativo sono gli inviti a partecipare e coordinare interventi di progettazione strategica locale, mettendo a disposizione l’esperienza e la competenza maturate sin dalla realizzazione nel 2004 del primo piano strategico a carattere provinciale e dei successivi piani strategici camerali: dal PIT – piano integrato territoriale – al primo piano strategico culturale realizzato con la Provincia all’attuale esperienza di pianificazione strategica congiunta del Comune Capoluogo e di 14 Comuni del Verbano e del Cusio. Questi comuni, compreso il Comune capoluogo, ci hanno chiesto di essere i coordinatori della loro pianificazione strategica, coordinamento che stiamo portando avanti con il coinvolgimento delle associazioni del territorio».

LA PROMOZIONE ALLE IMPRESE

«Anche le imprese hanno fatto proprie le esperienze camerali, ad esempio la rendicontazione sociale. Il nostro primo bilancio sociale si riferisce al 2003: l’attività di sensibilizzazione e formazione su questo tema ha portato prima alla redazione dei bilanci sociali da parte di una ventina di imprese e poi alla costituzione di “Lago Maggiore Social” , con il quale la Camera aggrega oltre 60 imprese ed istituzioni impegnate in progetti concreti di social accountability e a favore della comunità.

Tutti gli interventi promozionali sono espressione di progettualità condivise e cofinanziate dagli attori territoriali, in primis associazioni delle imprese ed enti locali. La capacità di creare reti e supportarne la nascita si può meglio comprendere verificando che, nel solo anno 2016, la Camera del VCO ha realizzato 20 progetti in partnership, spesso con il ruolo di capofila, con 207 accordi di partenariato. Negli ultimi anni la Camera ha fatto nascere 10 fra consorzi e club di prodotto, con la partecipazione di piccole e medie imprese dell’area.

Questa capacità ha avuto importanti riflessi:

• sono state moltiplicate le risorse per le iniziative promozionali. Per ogni euro che abbiamo investito

per iniziative promozionali a favore del sistema delle imprese e del sistema locale sono stati attivati in media ulteriori 60 euro dai partner (enti ed istituzioni del locali), di cui 45 dall’esterno del territorio (in particolare da finanziamenti comunitari, POR Regione Piemonte etc.). A questo si sono aggiunti i minori costi legati alle economie di scale che vengono così realizzate – liberando ulteriori risorse di tutto il sistema locale

• si è garantito maggiore efficacia e sostenibilità degli interventi promozionali. Buona parte delle iniziative a favore dei settori leader, ad esempio il turismo ed il casalingo, sono la continuazione di progetti iniziati oltre 10 anni fa e che continuano ad essere sostenuti economicamente anche dai partner e, oggi, dalle imprese

• si sono realizzate iniziative di ampio respiro che coinvolgono più territori, italiani e non. Moltissimi gli interventi, sul fronte turistico, sul tema del lavoro, per i comparti agroalimentari e lapideo, che hanno visto coinvolti in partnership le Camere ed i territori che gravitano nell’area piemontese-lombardo elvetica (VCO, Novara, Varese, Canton Ticino).

Abbiamo interpretato la specificità montana come elemento di apertura alle collaborazioni, nazionali e transfrontaliere: due frontiere ci collegano con il Canton Ticino ed il Canton Vallese, i laghi ci uniscono a Varese (Lago Maggiore) e Novara (Cusio o Lago d’Orta). La collocazione ai confini comunitari ci ha permesso e ci permette di accedere a finanziamenti comunitari, come Interreg – che ci ha consentito negli anni di realizzare importanti iniziative promozionali».

I PROGETTI TRANSFRONTALIERI

«In questi ultimi mesi in collaborazione con le Camere e i territori vicini abbiamo messo a punto nuove progettualità transfrontaliere che verranno comunque presentate sui bandi europei, in particolare Interreg, così da incrementare in modo significativo le risorse a disposizione delle imprese e del territorio. I due progetti riguardano la cultura imprenditoriale, l’innovazione, le reti transfrontaliere ed il turismo confermando il nostro impegno ormai ultradecennale in questo importante settore.

Il proseguimento e l’approfondimento di queste attività ha determinato anche la strutturazione di alcuni interventi avviati in precedenza. E’ stato così per l’orientamento scolastico al lavoro e all’impresa dove, con il coinvolgimento delle associazioni territoriali, abbiamo incontrato, in alcuni casi più volte, gli studenti di tutte

le scuole superiori della provincia e attivato un supporto ai percorsi di alternanza scuola lavoro favorendo la collaborazione fra scuole, associazioni imprenditoriali, ordini professionali e imprese.

Il rafforzamento delle attività dedicate alle nuove imprese o comunque all’innovazione imprenditoriale ha portato ad una intensificazione e strutturazione del supporto alla digitalizzazione delle piccole e medio-piccole imprese del territorio con risultati significativi.

Da ultimo i rapporti sempre più intensi di collaborazione con gli enti locali ci hanno visto coinvolti in una attività di supporto alla animazione imprenditoriale e alla creazione di nuove imprese.

Per quelle attività che hanno un respiro territoriale maggiore, abbiamo operato e operiamo in collaborazione con tutte le Camere di commercio piemontesi: così è per l’internazionalizzazione, la mediazione, lo sportello ambiente, lo sportello etichettatura.

Sono questi i motivi che ci hanno spinto in questi ultimi anni a chiedere il mantenimento della nostra autonomia purtroppo senza successo».

di
Pubblicato il 11 Agosto 2017
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