Poste: ancora un mese di scioperi e disagi
Poste: ancora un mese di scioperi e disagi
Le organizzazioni sindacali SLP-CISL, SLC-CGIL del Piemonte hanno reiterato la proclamazione dello sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive dei lavoratori di Poste SpA su tutto il territorio regionale dal 1 settembre al 29 settembre 2017.
Così i sindacati spiegano la decisone in un comunicato:
«Pur in presenza di un’intesa nazionale tra le OO. SS. e Poste italiane che, assieme all’accordo sulla commessa Amazon, prevede il riconoscimento da parte dell’azienda dei problemi rappresentati in questi ultimi mesi dal sindacato con la calendarizzazione di incontri per ricercare soluzioni condivise nel prossimo mese di settembre, le segreterie regionali di SLP-CISL e SLC-CGIL hanno reiterato lo sciopero delle prestazioni straordinarie poiché in Piemonte i positivi miglioramenti introdotti a livello nazionale, forieri di nuovi lavori, di nuove commesse, di un possibile avvio di una concreta politica occupazionale, con assunzioni vere ed una nuova politica di relazioni sindacali, sono tarpati da una operatività locale assolutamente insufficiente, opaca e spesso assente.
In Piemonte non si è ancora realizzato che i portalettere sono pochi, gli uffici postali sempre più sguarniti quando non sono addirittura chiusi!
Le assunzioni a tempo indeterminato non sono ritenute necessarie, in molti centri di recapito sono più gli addetti alla consegna della corrispondenza con contratto a termine che quelli con contratto stabile!
I dipendenti, “i superstiti”, non sono più nelle condizioni di poter servire gli utenti, la clientela, cittadini e imprese, come vorrebbero.
Con gli scioperi degli straordinari del mese di settembre, le organizzazioni sindacali SLP-CISL e SLC-CGIL intendono far recedere la dirigenza regionale di Poste Italiane dall’attuale conduzione miope e slegata dalla realtà concreta degli uffici postali e dei centri di recapito.
Ci scusiamo se per raggiungere questo obiettivo qualche inevitabile disagio potrà essere patito dalla collettività ma, siamo certi, che se saremo uniti, insieme, alla fine, questa grande battaglia, che ci auguriamo comune, veda ancora Poste Italiane, in Piemonte, nel novero delle aziende che creano occupazione, erogando servizi alla collettività regionale».
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