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Arrestati dai CC gli autori del furto da 400mila euro in una ditta di Villa

Per un bulgaro residente nel Verbano, l'obbligo di firma

Arrestati dai CC gli autori del furto da 400mila euro in una ditta di Villa Per un bulgaro residente nel Verbano, l’obbligo di firma

VERBANIA – Il 19 giugno scorso, il furto in una ditta di Villadossola di macchine per un valore di 400mila euro. Ieri, tre ordinanze emesse dal Gip di Verbania a conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Verbania, guidato da alcuni giorni dal capitano Stefano Covolo. In manette due uomini: Angelo Romanelli, 33 anni e Mario Nardi di 54, residenti rispettivamente nel comasco e nel lecchese ed entrambi con precedenti specifici.   
Per un bulgaro residente nel Verbano è invece scattato l’obbligo di firma. I tre sono accusati a vario titolo del furto aggravato in concorso compiuto in una ditta di movimentazione terra,  di un frantoio mobile, un cosiddetto “crusher track” (marca Gasparin mod. Fuego F 100 C) e di un escavatore idraulico (marca Caterpillar mod. C320 LN). Si tratta di mezzi di un certo valore (400mial euro circa) e ingombranti, già recuperati dai CC e restituiti ai proprietari durante la fase investigativa, anche se ai mezzi erano giàstati alterati sia i numeri di telaio che i documenti. L’escavatore Caterpillar era stato rinvenuto all’interno di un deposito in un’area industriale del Vercellese, mentre l’altro mezzo era stato individuato all’interno dell’area portuale di Genova, in attesa di essere inviato in Tunisia con una nave.
L’attività investigativa, svolta anche con attività tecniche, ha permesso dapprima di individuare alcuni dei mezzi in uso al sodalizio criminale ed in seguito di accertare la responsabilità penale di tutti gli indagati.
E’ stato possibile infatti ricostruire il modus operandi. Dopo aver individuato gli obiettivi da colpire, gli indagati sono stati in grado di reperire, agevolmente ed in tempi molto brevi, il camion con bisarca necessario per il trasporto di macchinari di tali dimensioni.
Il furto è avvenuto in due tempi ed in entrambe le circostanze il mezzo pesante utilizzato per il trasporto era stato “scortato” da una vettura del gruppo, che lo precedeva con funzioni di staffetta; dapprima è stato asportato il frantoio mobile e successivamente, con un secondo viaggio nella medesima nottata, è stato asportato l’escavatore.
Dal comando dei CC fanno rilevare come la particolarità del “doppio viaggio”, denoti la spregiudicatezza degli indagati, che non hanno esitato ad effettuare un trasporto di tale complessità incuranti dei rischi ai quali si esponevano percorrendo più volte gli stessi itinerari.

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Pubblicato il 22 Settembre 2017
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