Arona, welfare e disagio: triplicato l’impegno economico del Comune di Arona e dei Comuni convenzionati

ARONA – «La crisi morde e i numeri dimostrano la cospicua risposta ai bisogni della fascia dei più deboli. Nel 2009 sono stati assistiti 148 nuclei familiari con un impegno economico pari a €108.681, nel 2016 i nuclei assistiti sono diventati 424 a fronte di un impegno economico pari a €319.316», così il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli e l’assessora al welfare Marina Grassani nel fornire le cifre di un impegno triplicato, dal punto di vista economico, del Comune di Arona e dei Comuni coinvenzionati per le fasce deboli della popolazione.
Un impegno che si concretizza in «assistenza economica a diverse categorie (minori, adulti, disabili) per svariate necessità (bollette, canoni affitti, affidi, rette asilo nido), tirocini e inserimenti lavorativi per adulti e per disabili, assegni di cura, ticket sociali». Un lavoro “immane”, dicono Gusmeroli e Grassani per «l’esercito di pace costituito da assistenti sociali, operatori di sportelli (famiglia, donna e pari opportunità, immigrati, lavoro), amministrativi, coordinatrice e dirigente, sempre in pista per rispondere, anche con dei no quando è giusto o doveroso negare, alle crescenti richieste di chi non ce la fa da sé. Un'offerta, quella del welfare del Comune di Arona e Comuni convenzionati, di grande pregio ben supportata anche da sistemi informatici all'avanguardia che consentono un lavoro in rete fra operatori, oltre a confronto e collaborazione con associazioni del territorio».