Come riconoscere la vera solidarietà e non finire truffati
Se n'è parlato l'altra sera a Villa Giulia col giudice Carlo Crapanzano
Come riconoscere la vera solidarietà e non finire truffati Se n’è parlato l’altra sera a Villa Giulia col giudice Carlo Crapanzano
VERBANIA – Donare con la sicurezza che i propri soldi vadano a buon fine. Con questo intento il Cantante della solidarietà onlus, l’associazione che fa capo a Salvatore Ranieri, ha organizzato, ieri sera a villa Giulia, la serata informativa “Donare è legale, come il verbo amare” affidando la relazione principale a Carlo Crapanzano, giudice di pace al tribunale di Verbania. Con un tempismo diventato perfetto, dopo la polemica sulla destinazione dei fondi pro terremoto via sms innescata dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. Crapanzano è partito proprio da qui: “Quello di Pirozzi è stato uno sfogo dettato dal fatto che i soldi, anziché ad Amatrice, sono andati ad altri progetti. Né Tim né Wind hanno gestito la raccolta, hanno fatto solo da tramite. A raccogliere le offerte è stata a Protezione civile. Una garanzia perché la nostra è una delle Protezioni civile più efficienti e trasparenti al mondo, seconda a quella degli Strati Uniti. Dovremmo esserne orgogliosi anziché autoflagellarci di continuo come facciamo troppo spesso”.
“Per essere sicuri che il proprio denaro vada a buon fine – ha proseguito Crapanzano – occorre rivolgersi a chi effettua la raccolta in modo certificato. Con bollettini di conto corrente postale, attraverso Iban, utilizzando il crowfunding. Pochi, inoltre, sanno che le offerte documentate sono deducibili dalle tasse. In pratica non costano nulla”. Occorre fare attenzione, invece, “alle raccolte fondi via facebook a meno che di tratti di associazioni riconosciute”. C’è poi un capitolo più delicato, ha concluso il giudice di pace “quello delle donazioni che ricevono le associazioni dalle società. Occorre verificare che non accettino donazioni da soggetti economici che lucrano su attività che le associazioni contrastano. Non è semplice né facile”
“Con la riforma del terzo settore – aveva detto il primo relatore della serata, Daniele Giaime, presidente del centro servizi al volontariato di Novara e Verbano Cusio Ossola – stiamo finalmente arrivando a quella disciplina legislativa che chiedevamo da tempo. Che facciano chiarezza su ciò che è onlus e ciò che non lo è. Nelle due province di nostra competenza aggreghiamo circa 700 realtà. Soggetti che spesso rilevano dal pubblico ciò che il pubblico non più sostenere economicamente. E’ importante che tutto avvenga nella massima trasparenza e con una rigorosa disciplina fiscale”. Oggi (venerdì 6) al teatro Galletti di Domodossola, il Centro servizi al volontariato organizza un convegno sulla disciplina fiscale del terzo settore.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.