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I manifesti col volto di Berlusconi scatenano la bufera… in Forza Italia

I manifesti col volto di Berlusconi scatenano la bufera… in Forza Italia

VERBANIA – Hanno i "dissidenti" Chifu, Immovilli e Sirtori, abusato del simbolo del partito e dll'Immagine di Silvio Berlusconi? A deciderlo potrebbe essere il tribunale. 

Così dopo un periodo di calma relativa, tornano ad agitarsi le acque in seno alla compagine di Forza Italia a Verbania, divisa dal 2015 su due fronti opposti. Da un lato la segreteria cittadina e provinciale, guidata pro tempore dalla capogruppo al Consiglio Comunale, Mirella Cristina; dall’altro il gruppo che chiameremo dei dissidenti, ovvero quello composto dai consiglieri Michael Immovilli e Adrian Chifu e dal presidente del club “Forza Silvio”, Francesco Sirtori. Nonostante siano stati, nei momenti successivi allo strappo, “invitati” dal coordinamento regionale a non servirsi più della denominazione del gruppo consiliare “Forza Italia”, i due consiglieri, che pro forma hanno costruito il gruppo Chifu – Immovilli ( visto che in consiglio non possono esserci due gruppi con lo stesso nome), hanno ostinatamente, per “fede politica”, continuato a usare il nome del partito e intervenire nel dibattito pubblico come Club Forza Silvio, tanto da organizzare, per venerdì 13 ottobre, una serata a Palazzo Flaim dedicata a trattare i temi caldi del territorio come lavoro, turismo, questione giovanile, Statale 34.

E la questione Rom? Quest’ultimo punto più che caldo, bollente, da quando Chifu e Immovilli, dopo una vista al campo della Verta, hanno scelto di sposare una linea “accomodante” con le necessità dei nomadi. Cosa che ha attirato sui due le ire di tanta parte del centrodestra.  

E così, la tregua tra le due compagini, sembra ormai finita, e non è detto che a parlare non siano presto le carte bollate.
Attraverso il legale novarese Ignazio Pagani, a Chifu, Immovilli e Sirtori è stata inviata una lettera di diffida formale a firma del presidente del Comitato regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratindall’assumere iniziative comportanti l’utilizzo di nome e simboli, elettorali e politici, del partito politico Forza Italia anche tramite il club Forza Silvio (che per Statuto è emanazione del partito politico stesso)”. Simboli, si legge nella lettera, usati anche in occasioni istituzionali (ad esempio per il deposito di interpellanze). Condotta che viene definita “illegittima”, tanto più quando si concretizza in “iniziative antitetiche a quelle del partito e della coalizione di centro-destra con cui Forza Italia è coesa, specie sulla vicenda del campo rom e a riguardo dell’organizzazione di un dibattito pubblico il prossimo venerdì 13 ottobre dal quale Forza Italia si dissocia”. A questo punto Pichetto annuncia di riservarsi “azioni risarcitorie” davanti alla legge definendo un “abuso” l’affissione dei manifesti con il volto di Berlusconi per annunciare la serata del 13 ottobre. In estrema sintesi, Pichetto sostiene che Chifu, Immovilli e Sirtori, non hanno diritto a disporre dei simboli del partito, quindi se non tornassero a miti consigli, potrebbero risponderne in Tribunale.
 
Ma Michael Immovilli non sembra affatto intimidito dalla lettera, che dichiara di non aver ancora ricevuto. “Siamo iscritti in Forza Italia quindi risponderemo di tutto nelle sedi, opportune, c’è una direzione nazionale a cui rivolgersi – spiega il consigliere – Pichetto vi si rivolga e noi porteremo le nostre ragioni. In quanto alla serata del 13 ottobre, alla quale Pichetto era stato invitato, si terrà regolarmente, se vuole venire, è aperta a tutti. Intanto – conclude – valuteremo negli ambiti preposti se ci saranno gli estremi per la denuncia di diffamazione verso il signor Picchetto”.

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Pubblicato il 06 Ottobre 2017
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