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Servizi postali in sofferenza per carenza di personale, il sindacato annuncia un mese di sciopero degli straordinari

Servizi postali in sofferenza per carenza di personale, il sindacato annuncia un mese di sciopero degli straordinari

«Nel VCO abbiamo vinto il ricorso al TAR Piemonte e gli UP di Antrona, Macugnaga, Bee, Premeno, Cossogno e Miazzina  sono sati finalmente riaperti ma il personale continua a calare e non ci sono assunzioni all’orizzonte», scrive in un comunicato, il coordinatore provinciale SLP Cisl, Liliana Righi annunciando dal 19 ottobre un mese di sciopero degli straordinari.
«La preoccupazione sullo stress correlato al lavoro continua a crescere, infatti proprio in questi giorni ho scritto all’OPN nazionale chiedendo che la provincia di VB sia presa a campione della rilevazione che vuole fare l’azienda per lo stress correlato al lavoro in poste italiane.
Le difficoltà in cui si trova il personale di Poste Italiane nel VCO, soprattutto in settimane come la scorsa in cui i Portalettere sono stati sommersi da miglia di oggetti a firma (multe  della Regione, cartelle INPS atti giudiziari che richiedono tempi di lavorazioni triplicati in confronto alle normali raccomandate) o alcuni UP sono stati chiusi causa assenze improvvise non potute sostituire. Tutto ciò è riconducibile soprattutto alla mancanza di personale applicato nei due settori principali: recapito e sportelleria.  In queste due attività si dovrebbe concentrare il grosso del personale, ma i continui esodi per raggiungimento dei requisiti pensionistici e per incentivazioni varie, i continui distacchi negli UP, la quotidiana mancata copertura delle zone di recapito, hanno fortemente aumentato le assenze strutturali in questa provincia.  Tale aumento, sommato ad inidoneità, infortuni e malattie rende precario e qualitativamente scadente il servizio ma non limita le richieste aziendali che continuano ad aumentare per sopperire alle carenze strutturali. Seppure siamo al collasso dovuto alla carenza di personale, va associata l’inadeguatezza degli strumenti di lavoro che rendono quasi impossibile lavorare velocemente e con diligenza a chi quotidianamente si sforza di fare il proprio lavoro.
Vittime della situazione sono i lavoratori: fioccano le sanzioni disciplinari, le audit negative, e si continuano a chiedere giustificazioni per diffondere il terrore mentre sappiamo tutti, e prima di tutti la dirigenza, che non c’è il tempo materiale per fare tutto: siamo pochi ed il lavoro è tanto, di diverse tipologie e gravato da incombenze assurde.
Inoltre c’è una nuova commessa di Amazon che prevede 55 nuovi posti di lavoro al CMP di Novara, ora coperti solo da personale precario.  Anche per questi argomenti come SLP CISL con SLC CGIL i segretari regionali hanno aperto un  mese di agitazione con sciopero dello straordinario dal 19 ottobre al 18 novembre compreso in quanto il lavoro lo vogliamo fortemente ma vogliamo anche che i lavoratori siano pagati per le prestazioni fatte e che possano lavorare in sicurezza.
Il centro meccanizzato di lavorazione della corrispondenza postale (CMP) dal 2013 è stato spostato a da Novara a Milano Roserio creando gravi disservizi soprattutto per zone come le nostre in cui tutto il corriere in partenza, anche indirizzato in provincia, va a Milano per poi ritornare qui. Nonostante sia lavorato da macchinari “intelligenti” gli scarti sono superiori al 35% e necessitano dell’intervento umano. Essendo diventato Roserio un centro abnorme, senza personale sufficiente alle lavorazioni, si creano accumoli di giacenze abnormi a cui si ovvia solo con afflusso di personale esterno in straordinario.
Ora si apre uno spiraglio per riportare le lavorazioni a Novara, dove sicuramente la qualità del lavoro per la nostra provincia è sempre stata superiore a quella avuta dopo il 2013, ma l’azienda fa finta di non sentire la nostra richiesta di rispetto degli accordi sottoscritti a suo tempo in cui si spostavano i lavoratori da Novara a Milano causa chiusura lavorazioni ma che, nel caso di nuove posizioni aperte a Novara si desse la precedenza a quanti da anni subiscono disagi di trasporto e monetari causa la chiusura dello stabilimento in cui lavoravano nel 2013
».

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Pubblicato il 13 Ottobre 2017
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