Dal 9 novembre in Questura uno spazio per donne e minori maltrattati

BAVENO – Taglio del nastro, il 9 novembre alle 10,30 in Questura, di "Una stanza tutta per sé".  Un punto di ascolto dove le vittime di violenze in famiglia potranno raccontare le loro storie e formalizzare le proprie denunce con la massima riservatezza.  Nella sede della Fondazione comunitaria che co-finanzia il progetto con Soroptimist club del Verbano, c'è stata la presentazione.  "Fa parte dell’omonimo programma nazionale del Soroptimist – informa la presidente, Elena Poletti -. E’ arredato in modo da garantire il massimo comfort, alle donne ce vi si rivolgeranno, e nel caso anche ai figli. Con un divano letto per i casi estremi in cui, dopo la denuncia, le vittime, non possono rientrare a casa E' possibile anche grazie alla sensibilità dimostrata dal questore, Salvatore Campagnolo, e dalla sua vice, Lorena Di Felice". Sul fondo a sostegno della Rete antiviolenza del VCO, sono confluiti sia le donazioni destinate alla rete (12 mila euro) che i proventi del Picnic sotto le stelle e i 394 euro di offerte raccolte durante il Festival della filantropia della scorsa primavera, In tutto fanno 22.424 euro La stanza, sarà dotata anche di attrezzature per la registrazione dei colloqui a disposizione dei soggetti preposti al perseguimento di questi reati.  Lunedì 22, in fondazione, hanno sottoscritto l'accordo i presidenti della Fondazione, Maurizio De Paoli; del Soroptimist club del Verbano, Elena Poletti, e del Ciss Ossola, che gestirà la stanza in collaborazione con quelli del Verbano e del Cusio.