Ricettazione, vandalismi, resistenza e altro: due giorni di follia di un 30enne a Intra
Ricettazione, vandalismi, resistenza e altro: due giorni di follia di un 30enne a Intra
VERBANIA – Viene trovato con un motorino non suo, due giorni dopo si dà ai vandalismi nel centro di Intra e, ubriaco, danneggia un altro scooter collezionando una lunga sfilata di denunce.
I fatti. Piazza mercato. Sono le 20,40 di lunedì 30 ottobre, i poliziotti di pattuglia osservano con curiosità la scena. Un adulto spinge un ciclomotore dall’aggressiva livrea nera e rossa con decalcomanie raffiguranti teschi e fiamme. L’accoppiata non pare bene assortita, inoltre l’uomo non indossa né ha con sé il casco. Decidono di intervenire.
Al controllo, la persona si rivela essere M.G, 30 anni, senza fissa dimora, già noto alle forze dell'ordine, che, richiesto di giustificare il possesso del mezzo, non riesce a dare una spiegazione plausibile: è di proprietà di un amico, afferma in un primo momento, anzi no, l’ha trovato appoggiato ad una pianta e se n’è impossessato, si contraddice poco dopo.
Occorre poco ai poliziotti per appurare che il motorino è stato rubato, una denuncia di furto è stata sporta quella stessa giornata dalla madre dell’adolescente che ne fa regolarmente uso. L’uomo è fermato per il reato di ricettazione.
Ma le vicissitudini “legali” del trentenne non terminano lì. Non passano due giorni che fa nuovamente parlare di sé. Nella serata di mercoledì, quattro Volanti della Questura convergono su corso Garibaldi alla ricerca di un individuo che, in evidente stato di ubriachezza, si aggira molestando i passanti e compiendo atti di vandalismo. A farne le spese, in particolare, un motorino, regolarmente parcheggiato in prossimità di un negozio di calzature che viene rovesciato subendo graffi ed ammaccature alla carenatura.
L’ignoto disturbatore viene, infine, intercettato in vicolo San Fabiano, rivelandosi, ancora una volta, M.G.
Perquisito, gli agenti gli trovano addosso un coltellino svizzero multiuso e, nello zaino che porta con sé, una cesoia manuale tagliabulloni lunga quasi mezzo metro.
Tra i suoi improperi e le sue minacce, M.G viene condotto in Questura, dove al termine delle formalità di rito è denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e di arnesi atti ad offendere, nonchè per minaccia a pubblico ufficiale, inoltre gli è stata contestata la violazione amministrativa dell’ubriachezza.
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