Questura: inaugura domani la sala d’ascolto per donne e minori maltrattati
Questura: inaugura domani la sala d’ascolto per donne e minori maltrattati
VERBANIA – La Questura del VCO, domani, 9 novembre, inaugurerà la nuova aula d’ascolto riservata a donne e minori. Un abitante gradevole, colorato, pensato per mettere a proprio agio quelle vittime di maltrattamenti alle prese con difficoltà familiari che troppo spesso hanno i contorni del dramma.
Lo spazio è stato predisposto con la collaborazione del Soroptimist Club del Verbano e della Fondazione Comunitaria del V.C.O. il cui contributo ha reso possibile condurre in porto l’iniziativa con successo.
Nell’ottica di una collaborazione finalizzata all’esclusivo vantaggio delle vittime di maltrattamenti, l’aula d’ascolto sarà resa fruibile a quegli altri Enti territoriali che ne richiedessero la disponibilità.
Sono più di 14 milioni (dati Istat) le donne che in Italia subiscono una qualche forma di maltrattamento o violenza. La metà di queste è stata vittima di una forma di violenza fisica o sessuale.
Si tratta di un fenomeno enorme eppure poco denunciato, così come relativamente poche sono le denunce sporte dalle vittime delle violenze. Troppo forti la vergogna e le costrizioni sociali (“chissà cosa penserebbero gli altri”), i vincoli familiari, spesso declinati in favore dei più indifesi (“che ne sarà dei bambini”?) e le difficoltà economiche (le vittime sono, spesso, donne non economicamente autosufficienti). E poi il senso di sconfitta, le incognite di un futuro che diventa nebuloso e la sensazione di essere sole in un momento tanto importante della propria vita.
«Eppure, a volte, basterebbe davvero poco per facilitare il compito di chi intende denunciare i maltrattamenti: confidenti delle Forze dell’Ordine solleciti e preparati sono, certo, necessari, ma anche un contesto più intimo e sereno della fredda stanza di un Commissariato di Polizia, può fare la differenza. Un ambiente accogliente, lontano dal frastuono del lavoro, dagli squilli dei telefoni, dove potersi aprire senza remore, sentendosi accolti ed assistiti nel primo passo necessario a riconquistare la libertà negata» fanno sapere dalla Questura.
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