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Liliana Segre ci racconta le estati dell’infanzia a Premeno

La senatrive a vita, testimone della Shoah, parla di quei momenti felici prima dell'orrore delle leggi razziali

Liliana Segre ci racconta le estati dell’infanzia a Premeno La senatrive a vita, testimone della Shoah, parla di quei momenti felici prima dell’orrore delle leggi razziali

Lo scorso 19 gennaio, nell'ottantesimo anniversario della proclamazione delle leggi razziali fasciste, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in base all'articolo 59 della Costituzione, ha nominato Liliana Segre senatrice a vita per i suoi altissimi meriti in ambito sociale. Nella storia della Repubblica, è la quarta donna a ricevere questa onoreficenza, dopo Camilla Ravera, Rita Leva Montalcini ed Elena Cattaneo. Liliana Segre è una delle ultime testimoni viventi degli orrori della Shoah, di cui fu vittima: deportata al campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz il 30 gennaio del 1944, fu subito separata dal padre (Liliana ha perso la mamma in tenerissima età) che non vide più. Anche i nonni paterni subirono la stessa fine. Venne liberata dall'Armata Rossa il primo maggio del 1945 dal campo di Malchow: dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, Liliana fu tra i venticinque superstiti. Per anni,dopo la fine del nazismo, ha preferito tacere, tenendosi dentro gli orrori subiti. Poi ha cominciato a raccontare e a diventare testimone degli orrrori dei campi di concentramento. E cosa centra Liliana Segre con il nostro territorio? La spiegazione è nel libro La Memoria Rende Liberi, scritto da Enrico Montana. In un capitolo del libro si racconta delle vacanze di Liliana con il padre a Premeno. E così, spinti dalla curiosità, abbiamo provato a metterci in contatto con Liliana Segre via mail. La senatrice ha risposto, ricordando brevemente, con un tuffo al cuore, quei tempi felici. "Premeno per noi Segre – ci ha spiegato – era la meta di fine estate: papà affittava una villa con giardino che si chiamava Villa Edera. Per diversi anni siamo stati in vacanza sulle alture sopra Verbania, trascorrendo momenti di grande serenità e felicità. Ricordo le passeggiate al golf, le gite a Pian di Sole e ricordo che con noi avevamo un gattino cui ero affezionatissima. Ho poi uno dei ricordi più brutti della mia vita a Premeno: proprio lì, a settembre del 1938, ho saputo che non avrei potuto più frequentare la mia scuola. Per me fu uno shock, un qualcosa di indimenticabile: non riuscivo a capire il perchè" conclude. E chissà che dopo questo aneddoto non si possa ospitare la senatrice nel nostro territorio, magari alla Casa della Resistenza: nonostante gli 87 anni, ancora oggi Liliana è testimone attiva della Shoah.

(Nella foto di testa, Liliana Segre con il Presidente Mattarella, in basso la senatrice a vita in tenerissima età con il padre Aberto)

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Pubblicato il 19 Marzo 2018
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