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Una Verbania Possibile alla maggioranza: torniamo a confrontarci per il bene della città

Una Verbania Possibile alla maggioranza: torniamo a confrontarci per il bene della città

VERBANIA – Confronto, dialogo, condivisione. Riecco il mantra di Una Verbania Possibile che, ancora una volta (così come dall'inizio della consiliatura) si rivolge alla maggioranza e al Pd, offrendosi, persino, come "spalla su cui piangere" ai reduci della disfatta elettorale. Al di là della battuta, l'invito di consiglieri che mai hanno fatto mancare la critica – anche feroce – alla maggioranza, ottenendone in cambio risposte non meno severe, è di ricominciare a discutere, per una progettualità che guardi al futuro della città e non solo al presente. L'intervento:   

«I gruppi Cittadini con Voi e Sinistra e Ambiente, costituenti il progetto Una Verbania Possibile, sono sempre stati aperti e disponibili al dialogo, alla collaborazione e al confronto, dentro e fuori gli apparati istituzionali.  Ne è una testimonianza il voto favorevole dato al programma dell’attuale giunta all’atto dell’insediamento e le proposte e gli spunti continui dei nostri brillanti ‘combattenti’. La collaborazione è stata offerta sia alla maggioranza (politica e civica), sia alle minoranze, soprattutto a quei gruppi nati dopo il distacco dall’attuale maggioranza (i consiglieri Ferrari e Di Gregorio ndr).
Sono anche una prova dello spirito proattivo e appassionato del ns gruppo le continue richieste di lavorare secondo logiche assennate, onnicomprensive e produttive; spiace davvero vedere come la politica (locale in questo caso ma anche quella nazionale) sia ormai ridotta ad un match tra tifoserie avversarie e ad una continua propaganda con proclami altisonanti  e con tante belle parole e intenzioni (collaboriamo, facciamo rete, lavoriamo insieme, costruiamo un futuro, progettiamo, ecc) ma che poi nel pratico non si riescono minimamente a vedere applicati, vuoi per logiche partitiche vuoi per il peso specifico di quella parte sana di maggioranza che non riesce come dovrebbe a guidare chi sta ancora acriticamente sostenendo (si vedano a titolo di esempio i “casi” : Muller, Lidl, via delle Ginestre, Astor, porto, piazza F.lli Bandiera, piano parcheggi, piano del traffico,  ecc ecc). E dire che con l’avvicendamento di segretario cittadino (del PD ndr) e capogruppo si era parlato di appoggio esterno….
Queste logiche hanno poi come ben più grave conseguenza una prosecuzione dell’attività sempre incentrata su ‘oggi’ e mai sul ‘domani’ o, come ci aspetterebbe nel mondo ideale, sul ‘dopodomani’. Ripetiamo da tempo che manca un disegno complessivo e integrato di città, nonostante ci siano persone preparate e appassionate che quotidianamente provano a portare idee e proposte al tavolo degli apparati decisionali; a tal proposito ci dispiace citare una valutazione fatta sul tema della fusione con Cossogno durante uno degli incontri aperti al pubblico, dove si richiedeva quali prospettive ci saranno sul lungo periodo, la risposta fu che fra dieci anni ci penserà chi governerà, non è un problema di oggi. A nostro avviso questo approccio è sbagliato e rischia di creare solo problemi alla città, perché i politici passano ma la città resta e vive. Quindi sì ai confronti di idee anche sui social network, al bar e nelle serate tematiche, ma solo se da questi confronti nasce qualcosa di reale che viene portato sui tavoli delle commissioni consiliari, ancora troppo spesso derubricati a semplici luoghi di formale passaggio di carte.
Come già detto il gruppo Una Verbania Possibile, tutto, ovviamente non solo un gruppo scelto dal politico di turno, intende offrire ancora alla maggioranza sia una spalla su cui piangere sia un tavolo sul quale discutere, non esistono né rancori né preconcetti, nonostante ci siano, ovviamente, persone con le quali è più facile intavolare confronti e discussioni e persone che non rispecchiano le ns sensibilità; tutto questo perché prima della sedia, della carriera, delle aspirazioni personali e delle singolarità, quello che va sempre tenuto a mente è il bene della Città, che di tanto ha bisogno ma che può e deve fare a meno di quella politica deviata e personalistica che tanto fa male al nostro paese
».

 

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Pubblicato il 20 Marzo 2018
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