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Armonie verdi: ecco la nuova mostra del Museo del Paesaggio [FOTOGALLERY]

Domani l'inaugurazione, ingresso gratuito per i residenti del VCO ogni prima domenica del mese

Armonie verdi: ecco la nuova mostra del Museo del Paesaggio [FOTOGALLERY] Domani l’inaugurazione, ingresso gratuito per i residenti del VCO ogni prima domenica del mese

50 le opere esposte nella nuova mostra, la terza dalla riapertura, del Museo del Paesaggio, allestita fino al 30 settembre a Palazzo Viani Dugnani. "ARMONIE VERDI. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento", presentata ieri in anteprima stampa (l'inaugurazione sabato 24 alle 15.30), è un percorso curato dalla storica dell'arte Elena Pontiggia e dalla responsabile della collezione d'arte di Cariplo, Lucia Molino che in tre sezioni sonda come tra gli ultimi decenni dell'800 e i primi decenni del '900 gli artisti italiani abbiano raccontato il Paesaggio, ovvero il legame tra uomo e ambiente. Un racconto che cambia col mutare dei tempi e che diventa cupo quando le Guerre si profilano all'orizzonte.

La mostra unisce alle opere della collezione del museo verbanese, 21 lavori delle raccolte delle Gallerie d'Italia, non a caso l'esposizione è inserita del progetto itinerante "Open" di Fondazione Cariplo che, appunto promuove l'emozione di opere dell'istituzione bancaria nei territori in cui è presente la Fondazione. A queste si aggiungono recenti acquisizioni del Museo, ovvero il prestito in deposito da parte degli eredi degli artisti, di sei lavori di Mario Tosi e di un Sironi (foto di testa).

Il percorso in tre sezioni che prende le mosse da tre opere di Daniele Ranzoni, che dipinge la natura con mano lievissima, "quasi col fiato", ha ricordato Pontiggia. Lorenzo Gignous, Mosè Bianchi, Federico Ashton, Carlo Cressini, Francesco Gnecchi, gli altri ottocenteschi che troviamo in questa sezione, densa degli scorci del Lago Maggiore incorniciati dalle alpi. Ecco poi gli artisti che fecero loro la lezione "divisionista", come Vittore Grubicy, Cesare Maggi, Carlo Fornara, Guido Cinotti e Clemente Pugliesi Lady e ancora, i paesaggi brianzoli di Emilio Gol, Pietro Fragiacomo, Antonio Pasinetti.
E approdiamo al Novecento Italiano, alle solide volumetrie che si fanno emblema di un'epoca di costruzione. E' qui che troviamo i lavori di Mario Tosi che tanto evocano Cézanne e poi Rosai, Carpi, Michele Cascella, Anselmo Bucci. Dopo la Grande Guerra è l'angoscia a dominare, con un natura che è "paradiso provvisorio" (De Pisis).

 

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Pubblicato il 23 Marzo 2018
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