Incontro a Roma per la SS 34: si dilatano i tempi per le gallerie, i Comuni accelerano per la sicurezza dei versanti
Incontro a Roma per la SS 34: si dilatano i tempi per le gallerie, i Comuni accelerano per la sicurezza dei versanti
CANNOBIO – Alla fine saranno i Comuni a dare il via alla messa in sicurezza della Statale 34. E' l'estrema sintesi dell'atteso incontro che s'è tenuto a mezzogiorno al ministero delle Infrastrutture e che avrebbe dovuto portare una parola di chiarezza sull'avvio delle procedure, la firma del protocollo d'intesa e la progettazione delle gallerie paramassi. La situazione emersa è alquanto complicata, di fatto i tempi si annunciano lunghi per l'avvio della costruzione delle due gallerie, ma si preme sull'acceleratore per far partire in tempi ragionevoli almeno la messa in sicurezza dei versanti. Un passo indietro, all'incontro hanno preso parte il vice presidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna con due dirigenti del settore Trasporti; il direttore del settore strade del ministero, l'architetto Conti col suo vice; per l'Anas il dirigente per la sicurezza ingegner Soccordato e per il dipartimento piemontese, l'ingegner Conti. Presenti il sindaco di Verbania Silvia Marchionini e il primo cittadino di Cannobio, Giandomenico Albertella, che questo incontro aveva sollecitato più volte.
Partiamo dalle opere più imminenti, quelle della messa in sicurezza dei versanti. Come spiegato da Giandomenico Albertella al termine dell'incontro, la richiesta della Regione era di destinare i 25 milioni assegnati attraverso il Fondo di sviluppo e coesione alle opere di messa in sicurezza dei versanti, dunque agli interventi più urgenti. Tuttavia la delibera del Cipe, che dovrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane, contiene come indicazione quella delle gallerie paramassi, che come vedremo hanno tempi ben più dilatati. Da qui la necessità, dopo la pubblicazione della delibera, che Regione e Ministero chiedano ufficialmente un cambio di destinazione per quei fondi. "Ci hanno assicurato – spiega Albertella – che non ci sono grandi problemi. Di fatto, oggi gli unici soldi veri sono quelli dei Comuni, i 260mila euro finanziati da Cannobio (200mila), Cannero, Ghiffa e Oggebbio. Per non perdere tempo, come Unione dei Comuni firmeremo (entro il 15 sprile ndr) con la Regione una convenzione per utilizzare quei fondi per uno studio geologico sui versanti, una analisi approfondita indispensabile per il progetto. In questo modo appena il Cipe approva la delibera avremo il progetto per mettere mano ai versanti. Il paradosso – prosegue il sindaco di Cannobio – è che quei 25milioni vanno spesi antro il 2019, pena la loro perdita. E' certo che per le gallerie non saremmo mai riusciti ad impiegarli, per i versati invece ce la faremo. Tutto ciò a dimostrazione che le mie preoccupazioni (manifestate pubblicamente nelle settimane scorse ndr) erano fondate»
E LE GALLERIE?
Come riporta sempre Albertella, l'Anas, che nell'incontro dello scorso 7 dicembre aveva avuto mandato (ma solo verbale) di procedere alla progettazione, ha assicurato d'aver avviato un bando per affidare uno studio di analisi geomorfologia sui versanti dove dovrebbero essere collocate le gallerie (una prima delle frontiera, una all'altezza della frana di un anno fa, a Cannobio). Il costo è di 120mila euro. L'affidamento dovrebbe arrivare entro maggio, poi occorrono due mesi di studio (con droni, infrarossi ecc) lungo 1500 metri interessati. "Ho chiesto i tempi per cantiere almeno la prima galleria – dice Albertella -. Mi hanno parlato di due anni, ma in questo tempo cosa facciamo? Almeno partiamo con i versati".
E I 20 MILIONI RIMANENTI?
Come si ricorderà, per il piano complessivo di messa in sicurezza, erano stati assicurati da Roma 45milioni di euro: i 25 dei FSC e 20, rientranti nell'ambito del piano quadriennale di manutenzione delle strade Anas. Soldi che però Anas non può toccare, pena il prosciugamento del fondo destinato alla manutenzione delle strade di tutto il Piemonte. Di qui la richiesta di un rifinanziamento di 15 milioni di euro al ministero, che dovrà inserirli nel piano delle Infrastrutture e che però non ha ancora fornito risposte.
In definitiva. "Entro metà maggio verrà sottoscritto un protocollo di intesa tra Ministero, Anas, Regione e i cinque Comuni nel quale verrà stabilito che l'Anas si occuperà della realizzazione delle due gallerie, mentre Comuni e Regione della messa in sicurezza dei versanti, utilizzando a questo scopo parte dei 25 milioni di euro inseriti dalla Regione nell’FSC", precisa il comunciato stampa della Regione: "Con questo incontro si è compiuto un altro concreto passo avanti verso la soluzione di un problema assolutamente prioritario e urgente, quale quello di garantire la sicurezza sulla SS34 del lago Maggiore. Da parte della Regione, d’intesa con i Comuni interessati, verrà dato immediato avvio a quanto di nostra competenza e monitorato il rispetto dei tempi per le funzioni affidate all’Anas”, commenta Aldo Reschigna.
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