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Ladre in trasferta: alleggerivano le anziane al supermarket e ripartivano. Tre arrestate, due denunciate

La gang al femminile ha agito per 5 volte tra Verbania e Domo

Ladre in trasferta: alleggerivano le anziane al supermarket e ripartivano. Tre arrestate, due denunciate La gang al femminile ha agito per 5 volte tra Verbania e Domo

VERBANIA – Le loro vittime preferite erano donne di una certa età, quelle che al supermercato appoggiano la borsa sul carrello, e che magari tengono il pin del Bancomat scritto su un bigliettino. Così, almeno in tre, circondavano la vittima tra gli scaffali del supermarket, e con destrezza sfilavano il portafogli dalla borsetta. La seconda tappa era scappare allo sportello bancomat ed effettuare il prelievo. Una dinamica reiterata, riscontrata dagli uomini della squadra Mobile di Verbania guidata dal commissario capo Matteo Luconi, in almeno cinque circostanze, tra il luglio e il settembre scorsi. E' stato così, che al termine dell'indagine coordinata dal Pm Nicola Mezzina, mercoledì 12 aprile per tre italiane residenti a Biella, sono scattate le manette. Si tratta di M.P 35 anni, A.M 25 anni e C.G 34 anni. Tutte con precedenti vari, per M.P in stato interessante avanzato, l'ordinanza di custodia è stata poi trasformata in arresti domiciliari. Altre due donne, sono state denunciate a piede libero. A loro carico 5 furti compiuti tra la Lidl di Verbania (l'8 luglio); quella di Domo (il 15 agosto) e ancora, il 16 settembre alla Lidl di Domo, alla Bennet di Verbania e all'Esselunga di Verbania.
"Maledetta Verbania" pare abbia esclamato una delle arrestate, quando i poliziotti sono andati a metterle le manette ai polsi, e non a caso è stato proprio partendo da dal furto a Esselunga che gli inquirenti hanno cominciato a stringere il cerchio attorno alla gang al femminile.
Un furto riuscito male, ma egualmente portato a termine. Quando nel supermarket di Pallanza le tre "alleggeriscono" l'anziana di turno, qualcosa va storto, suona un allarme, una delle ladre lancia il portafogli tra gli scaffali delle merce e scappa con le sue compagne. Passano due ore, le tre hanno intanto "visitato" altri due supermarket, tornano da Esselunga a recuperare il portafogli nascosto. Per rendersi irriconoscibili, hanno anche cura di scambiarsi occhiali da sole e indossare abiti diversi. E così partono alla volta di Gravellona, dove ci sono gli sportelli automatici  presso i quali si servono (Carige e Veneto Banca). Ma davanti a Esselunga le donne sono state notate da qualcuno, un testimone che riesce a cogliere il numero di targa dell'Alfa Romeo 147 usata per la trasferta. La vettura, intestata ad A.P viene individuata dai poliziotti di Verbania, a bordo ci sono 4 persone, ma quando a Biella, su indicazione dei colleghi verbanesi, gli agenti le fermeranno e procederanno alla perquisizione, di donne ne sono rimaste due. Addosso hanno oltre 1900 euro, probabile provento del furto (si calcola che nella giornata dei tre furti, il bottino fosse complessivamente di oltre 3mila euro), nell'auto trovano anche oggetti atti allo scasso. Tutto sequestrato. Le indagini, intanto, vanno avanti, si passano al vaglio le telecamere di sorveglianza dei supermercati presi di mira e quelli degli sportelli bancomat. A tradire la più adulta del gruppo, A.P, un vistoso paio di orecchini ad anello, ma anche degli occhiali da sole e dei particolari capi di abbigliamento. Il 12 aprile, con un'operazione congiunta tra le polizie di Verbania e Biella, scattano gli arresti. A casa di A.P, gli agenti troviamo anche 18 grammi di cocaina e del materiale per il confezionamento della sostanza, la donna e il suo compagno, dovranno dunque rispondere anche per reati legati allo spaccio.
Per la "banda" potrebbe configurarsi anche l'associazione a delinquere, ma su questo aspetto si sta ancora approfondendo.                 

 

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Pubblicato il 19 Aprile 2018
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