San Vittore, torna dopo i restauri il Crocefisso caro agli intresi

VERBANIA – Il ritorno del Crocifisso nella cappella a destra dell'altare maggiore, è una delle sorprese che attendono i verbanesi per la patronale di San Vittore. Lo ha annunciato questa mattina, in conferenza stampa, il parroco don Costantino Manea, nell'appuntamento dedicato all'illustrazione degli eventi che si accompagneranno alla patronale 2018, in gran parte dedicati proprio alla basilica e ai suoi restauri. Ma torniamo all'antico crocefisso ligneo, che per i vecchi intresi era protettore, custode delle paure e delle speranze.

Al Crocefisso di San Vittore si ricorreva nei momenti più delicati dell’esistenza, nella fiammella di una candela che restava accesa dal mattino alla sera davanti all’immagine del Cristo morente, si affidava la supplica a Dio. Un tempo, infatti, l’immagine era coperta da una tenda, che veniva poi alzata quando qualche fedele chiedeva di accendere un cero. Alla fine del 2016 l'immagine lignea è andata al restauro, assieme alle due statue della Madonna e di San Giovanni che l’affiancano. Si tratta di opere seicentesche, ricoperte da uno strato di sporco secolare e dalla fuliggine di troppe candele accese. Le statue sono state prima oggetto di analisi accurate per verificare lo stato del legno e delle vernici, quindi si è passati al restauro vero e proprio. Nel corso delle celebrazioni per la patronale sono in programma viste guidate dedicate proprio alla riscoperta delle opere d'arte della basilica tornate a piena luce.  

(Nelle foto le stature prima del restauro)