Verbania verso le elezioni: la sinistra s’è desta?
Verbania verso le elezioni: la sinistra s’è desta?
VERBANIA – Ancora un anno, mese più mese meno e i verbanesi saranno chiamati alle urne per rinnovare Consiglio comunale ed eleggere il sindaco. Questo vuol dire che molti sono già al lavoro, insomma, nei partiti le manovre sono cominciate e in qualche modo c'è già aria di campagna elettorale. Nel centrodestra mai come questa volta, sembra tutto chiaro: il candidato è Giandomenico Albertella. Lui ufficialmente la riserva non l'ha ancora sciolta, tuttavia le chiare indicazioni giunte da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega non gli lasciano "scampo". Insomma l'attuale sindaco di Cannobio (in scadenza) il cui nome gira ormai da mesi, se non da anni, non può più nascondersi. E lui, che pure vive a Verbania, ha bisogno di giocare d'anticipo proprio per meglio entrare in contatto con le realtà verbanesi. Ma siamo sicuri che da destra non giungeranno altri nomi? Cosa faranno i dissidenti della Lega? Ovvero quegli esponenti che hanno duramente contestato la candidatura di Montani al Senato. Se vogliamo dare credito ai segnali, il comunicato col quale la consigliera Stefania Minore attaccava proprio Albertella per i ritardati pagamenti del Comune di Cannobio per il servizio di accalappiamento dei cani, sembra confermare che da destra potrebbe spuntare un'atra candidatura. Il nome? l'avvocato Loredana Brizio, presidente dell'associazione Amici degli Animali, già sindaco di Aurano. Ovviamente, in questa fase, non si può non chiarire che si tratta di illazioni.
Tuttavia è a sinistra che il gioco diventa interessante.
Chi sfiderà Silvia Marchionini? E il PD, che col sindaco vive ormai da separati in casa, cosa farà?
Sul modello adottato in grandi città (vedi Milano), è pensabile che la sinistra verbanese – presentatasi divisa nel 2014 – si unisca attorno a un nome trainante? E quale potrebbe essere? E se così fosse, Marchionini cosa farà?
Ecco, da sinistra arrivano sopratutto interrogativi, ma qualche voce l'abbiamo raccolta.
Da quando la frattura in casa PD s'è palesata, con le discrepanze tra il sindaco e la sua maggioranza, Marchionini ha sempre dichiarato che non dava per scontata una sua ricandidatura. Ma le cose intanto potrebbero essere cambiate, e il sindaco, che è iscritta al PD, potrebbe decidere sì di correre, ma con una propria civica e "lasciare liberi" i dem. Possibile? Plausibile. Neanche a dirlo, in questa fase le bocche sono cucite.
Il nome che potrebbe fare il "miracolo" ricompattando la sinistra cittadina c'è, ed è quello di Diego Brignoli (nella foto a destra con il capogruppo PD Nico Scalfi). Sconfitto per 70 voti alle primarie del febbraio 2014 da Silvia Marchionini, Brignoli nei mesi scorsi è passato a LeU, candidandosi al parlamento. Sarà l'uomo della provvidenza per una sinistra disorientata?
A sinistra del PD avanza anche la voce di Valdimiro di Gregorio, che scrive sulla sua bacheca FB: «Ieri sera (26 aprile ndr) in Consiglio Comunale a Verbania il Consigliere Andrea Giordano Ferrari ha comunicato formalmente la sua adesione al Gruppo Consigliare Sinistra Unita! Un primo passo verso l'unità di azione dei soggetti politici alla sinistra del PD per costruire l'alternativa all'Amministrazione comunale Marchionini e alla Destra». Una frase che dà per scontata una sinistra ancora divisa e il nodo resta sempre quello: che cosa vuole fare il PD?
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