Palio Remiero, Scalfi (PD): sconcertante e fuori luogo l’esultanza del sindaco di Omegna
Il segretario del PD parla anche di responsabilità degli organizzatori verso la città di Verbania
Palio Remiero, Scalfi (PD): sconcertante e fuori luogo l’esultanza del sindaco di Omegna Il segretario del PD parla anche di responsabilità degli organizzatori verso la città di Verbania
VERBANIA – E' l'argomento di questi giorni, una manifestazione sportiva e gioiosa diventata oggetto di una diatriba politica dai toni feroci, dove pare che le elezioni a Verbania possano vincersi o perdersi sulla base della permanenza del Palio remiero in città. Un paradosso. Dopo le bordate – anche forti – delle opposizioni, il Partito Democratico, sino a questo momento restato alla finestra, interviene «e non esiste che una manifestazione venga strumentalizzata a fini politici». «E' vero, avevamo deciso di non entrare in argomento, convinti che la cosa si potesse risolvere con una presa di responsabilità da parte degli organizzatori (l'associazione Piazza e Vila ndr) per mantenere il palio a Verbania. Una manifestazione che con i suoi oltre 40 anni appartiene alla città. Per questo dovevano insistere, trovare una quadra, anche dal punto di vista economico, col comune». Così il segretario del circolo PD di Verbania, Nicolò Scalfi, che rincara la dose: «Davanti a una manifestazione diventata parte delle tradizioni cittadine esiste una responsabilità degli organizzatori verso i verbanesi, insomma il palio non è roba loro (di Piazza e Vila ndr)». Ma c'è un altro aspetto che Scalfi stigmatizza, il comportamento dell'amministrazione di centrodestra di Omegna, considerato "fuori luogo", "sconcertante". «ln modo predatorio, il sindaco di Omegna esulta – prosegue Scalfi – dove invece è buona prassi tra amministrazioni collaborare e lavorare in sinergia, soprattutto rispetto alle politiche turistiche dove le convergenze sono un punto cardine per essere davvero competitivi. Era ciò che s'è provato a fare negli ultimi anni, e siamo tornati invece al mercato delle vacche. E se è questo il modo con cui il centrodestra pensa alla programmazione degli eventi siamo a posto, non si andrà da nessuna parte».
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