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Coro Polifonico di San Vittore, sabato il concerto inaugurale della stagione

Coro Polifonico di San Vittore, sabato il concerto inaugurale della stagione

VERBANIA – Con il concerto per la Patronale, sabato 12 maggio (ore 21.15) nella basilica di Intra, il Coro Polifonico San Vittore, inaugurerà la propria stagione musicale.

Nell’occasione verranno eseguiti “Missa Jubilaei” di Domenico Bartolucci (1917-2013) per soli, coro e organo.“Krönungs – Te Deum” di Antonio Salieri per coro e orchestra.
Col Coro Polifonico San Vittore si esibiranno l'Orchestra Pro Musica, Roberto Olzer all'organo. Dirige: Riccardo Zoja.
«Un programma che si pone in parallelo alla vita della comunità verbanese in questa complessa epoca e che intende lanciare un forte messaggio di unità e di proiezione in avanti nella conservazione e nella valorizzazione del proprio patrimonio storico, artistico e culturale», spiegano gli organizzatori.
A proposito della prima esecuzione, la “Missa Jubilaei” di Domenico Bartolucci – compositore considerato una linea guida per la musica sacra del XX secolo – si tratta un’opera che non è mai stata incisa in disco e che è rimasta proprietà della cappella pontificia per molto tempo: «La sua struttura a la sua architettura rivelano un’ impostazione di grandissima forza innovativa nell’esaltazione massimale dei testi sacri, ma sempre nella visione più profondamente liturgica. Un’opera moderna e ricca di impulsi e di sollecitazioni che ben dimostra come Domenico Bartolucci sia stato uno dei più grandi musicisti Italiani del secolo passato».
La seconda parte del concerto sarà dedicata al grande Te Deum dell’Incoronazione di Antonio Salieri per soli, coro e orchestra. «Il grande direttore di tutta la musica imperiale, il musicista più potente dell’impero, nel 1791 (anno della morte di Mozart e quando lo stesso si trovava a Praga a terminare la composizione della “Clemenza di Tito” ) dovette recarsi a Vienna con tutta la compagine musicale della corte che dirigeva, a presiedere la cerimonia dell’incoronazione di Filippo II, figlio dell’imperatore Giuseppe II, a re di Boemia. In questa occasione, preparando la solennissima celebrazione, scelse per le parti della Messa proprio un’opera di Mozart: la Missa KV 337, detta “Missa Aulica”. Una scelta che la dice lunga sulla relazione anche di profonda stima che Salieri nutriva per Mozart. Ma in quella stessa celebrazione si riservò esclusivamente la composizione del Te Deum conclusivo: un’opera che esemplifica magistralmente le capacità compositive di Salieri, la sua capacità di manipolazione assoluta del materiale sonoro, la sua efficacia compositiva che rappresenta in modo emblematico il gusto e la sensibilità dell’epoca».

 

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Pubblicato il 08 Maggio 2018
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