Ospedale unico del VCO: via libera del Consiglio regionale al piano di edilizia sanitaria
Ospedale unico del VCO: via libera del Consiglio regionale al piano di edilizia sanitaria
Il Consiglio regionale del Piemonte, ha dato il via libera al piano di Edilizia sanitaria, quello che – tra l'altro – prevede la realizzazione dell'ospedale unico del VCO. Ora si attende che il Governo (quando ve ne sarà uno in grado di operare) stanzi i fondi necessari.
L' investimento complessivo è di circa 1,5 miliardi per le Città della Salute e della Scienza di Torino e di Novara, per gli Ospedali unici dell’Asl To5 e del Vco, per completare quelli di Verduno e della Valle Belbo e per potenziare quelli dell’Asl Cn1 di Fossano, Saluzzo e Savigliano.
Si tratta, come ha precisato in aula l'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, "di opere concretamente realizzabili, per cui le procedure necessarie sono già partite o i lavori sono già in corso".
Per la costruzione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato con l'impegno di aumentare la quota di finanziamento pubblico nel caso in cui fossero disponibili maggiori risorse. In nessun caso, comunque, al privato spetterà la gestione della parte sanitaria. Ricordiamo che per l'ospedale di Ornavasso, che conterà 330 posti letto più 53 posti "tecnici", sono previsti 178 milioni di euro di investimento, di cui 43,1 di risorse pubbliche.
Come precisato da Saitta, le stazioni appaltanti dei nuovi ospedali, nella valutazione dei progetti, dovranno tenere conto della presenza di elementi di umanizzazione per i pazienti e per il personale. Verrà data particolare attenzione alla realizzazione delle stanze di degenza e degli spazi comuni, alla presenza di adeguati spazi di accoglienza per parenti e visitatori e alla possibilità di inserire asili nido per i dipendenti. Nella valutazione dei progetti verrà anche considerato l'utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e per l'illuminazione, e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica e ambientale.
La delibera, la cui discussione era cominciata il 17 aprile, è passata con il sì di PD e Del, l'astensione di Mns, FI, FdI e Mli e il voto negativo dei 5Stelle.
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