Assoluzione Sau, “Con Silvia per Verbania” alle opposizioni: adesso chiedete scusa
Assoluzione Sau, “Con Silvia per Verbania” alle opposizioni: adesso chiedete scusa
VERBANIA – Con un lungo comunicato, la lista civica "Con Silvia per Verbania" , interviene a proposito dell'assoluzione dell’assessore Laura Sau esprimendo "grande soddisfazione per la felice conclusione di una questione lungamente dibattuta".
«L’esercizio dell’azione penale spetta al Pubblico Ministero che, evidentemente, ha ritenuto opportuno l’approfondimento processuale del fatto portato alla sua attenzione. Il Tribunale di Verbania, dal canto suo, non ha ritenuto sussistenti gli elementi integranti la fattispecie di reato. Per questo, come rilevato, non possiamo che essere soddisfatti dell’assoluzione come non possiamo non stigmatizzare il comportamento di chi ha voluto spostare sul piano politico l’intera vicenda.
E qui ci dobbiamo ripetere per l’ennesima volta, un’azione squisitamente politica bassamente usata ad hoc dalle “solite" minoranze politiche consiliari, sempre e comunque prive di argomentazioni di merito su qualsiasi questione dibattuta in Consiglio Comunale e nelle Commissioni Consiliari, per attaccare strumentalmente un assessore facente capo all’Amministrazione Marchionini per non aver concesso il patrocinio ad un evento organizzato da un’associazione, perché è di questo che si è dibattuto per molti mesi, con dispendio di tempo, energie e soprattutto di soldi dei contribuenti per istruire la causa oltre che di denari spesi di tasca propria dall’assessore Sau obbligata a difendersi da accuse tanto infamanti quanto insussistenti incaricando della sua difesa l’Avvocato Maria Grazia Medali e mai una volta utilizzando l’avvocatura comunale, ovvero un patrocinio a spese dei contribuenti verbanesi.
Ci ricordiamo, quindi, dell’interpellanza presentata in Consiglio Comunale da “Una Verbania possibile” a firma dei capigruppo Renato Brignone (Sinistra & Ambiente) e Ludovico Martinella (Cittadini con Voi) nella quale essi chiedevano all’amministrazione comunale di “prendere le distanze dissociandosi espressamente e pubblicamente dalla condotta della Sig.ra Sau poiché essa appare, oltre che penalmente rilevante, inopportuna, impropria ed immeritevole del ruolo ricoperto” oltre che “costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico dell’assessore imputata di abuso d’ufficio per ottenere il risarcimento dei danni derivanti dalla sua condotta illecita in caso di condanna per non cagionare alla collettività verbanese un’ulteriore danno oltre a quello d’immagine, per aver abusato delle proprie funzioni istituzionali per ritorsioni personali”.
Ci ricordiamo anche delle parole espresse dal Consigliere Michael Immovilli, capogruppo del gruppo consiliare Forza Italia Berlusconi, che disse come “venga dimostrato con i fatti quello che sostengo e denuncio pubblicamente da tempo: con il rinvio a giudizio dell’assessore Sau della Giunta PD/lista civica per abuso d’ufficio questa amministrazione in questi tre anni e mezzo di mandato ha governato contro le norme e le regole della Stato. Il Sindaco, non chiedendo le dimissioni dell’assessore e il silenzio assenso del PD ha certificato nero su bianco che ha Verbania di amministra in modo irregolare. L’Ufficio dell’Avvocatura del Comune di Verbania è stato utilizzato da questa giunta per colpire gli avversari politici che prima della magistratura hanno denunciato le irregolarità commesse dalla giunta PD/lista civica. La Sau utilizzerà’avvocato del Comune di Verbania per difendersi, perché il Sindaco non ha voluto che il Comune si costituisse parte civile nel processo del caso Sau?”.
Per finire ci ricordiamo bene le parole spese dalla Consigliera Stefania Minore, allora capogruppo del gruppo consiliare Lega Nord, che affermò come l’assessore Sau “senza più indugiare si dimetta, non solo per etica ma per coerenza, visto che l’Amministrazione Marchionini aderisce a d “Avviso Pubblico” rete di enti locali di Libera 30 giugno 2014. Il patto sottoscritto prevede all’art. 1 che non vengano affidati incarichi o ruoli di dirigenza a chiunque sia stato raggiunto da rinvio a giudizio, o condannati per mafia o altri reati contro la pubblica amministrazione. Per questo motivo, nel caso in cui non si decidesse a rassegnare le proprie dimissioni dovrebbe essere lo stesso sindaco, gli altri assessori e la maggioranza consiliare a chiederlo. Riteniamo altresì scandaloso che Il Comune non si sia ancora costituito parte civile nel processo, lo sollecitiamo a farlo prima della prima udienza”.
Vogliamo infine ricordare le giuste motivazioni che la Giunta addusse per non richiedere le dimissioni dell’Assessore Sau e per non essersi costituita parte civile nel procedimento: “La Giunta Comunale ha deciso di non costituirsi parte civile. Una scelta basata anche su una valutazione da cui emerge come la costituzione di parte civile debba implica l’esercizio di un’azione civile risarcitoria che si innesta in giudizio penale. L’eventuale dichiarazione di parte civile deve contenere una ragionevole causa la cui fondatezza ed ammissibilità devono poi essere accettate dal Tribunale e che alla Giunta appaiono non evidenti. Quanto poi al presunto danno d’immagine poiché lo stesso, nel caso vi sia, deriva unicamente dalla commissione di un reato, esso si concretizza eventualmente solo in caso di condanna e non è certo collegato al semplice rinvio a giudizio.
Tutto questo evidenzia molto chiaramente come, al di là di ogni ragionevole dubbio, le citate forze consiliari di minoranza abbiano voluto utilizzare un processo che al momento delle loro dichiarazioni era ancora da farsi, senza attendere una sentenza, per fare una battaglia politica, in perfetto stile inquisitorio, nei confronti dell’Amministrazione Marchionini e dell’intera maggioranza consiliare.
“Assoluzione dell’Assessore Laura Sau con formula piena perché il fatto non sussiste”. Il fatto non sussiste. Questa la sentenza stabilità dal Tribunale di Verbania dopo aver verificato prove e fatti oggettivi, ascoltato testimonianze e ampiamente dibattuto. Questo hanno stabilito i giudici, null’altro! Se fosse stato per i quattro gruppi consiliari di minoranza con le loro richieste inquisitorie a quest’ora l’assessore si sarebbe dovuto dimettere da tempo con “disonore” dalla Giunta verbanese mentre il Comune di Verbania si sarebbe dovuto costituire parte civile per difendere la propria immagine e recuperare così i denari persi per causa proprio, a loro dire, del presunto danno d’immagine cagionato dall’altrettanto presunta condotta illecita dell’assessore per non causare un’ulteriore perdita di soldi alla comunità. Il tutto inutilmente.
Ci chiediamo ora, parafrasando gli stessi Consiglieri Comunali di minoranza tanto solerti a sentenziare a priori e a prescindere da prove, evidenze, fatti e testimonianze, se non sia stata la loro “una condotta inopportuna, impropria ed immeritevole del ruolo ricoperto” e se non sia il caso che essi chiediamo molto umilmente scusa all’Assessore Laura Sau pensando magari di dimettersi per evitare che in un futuro molto prossimo la Città di Verbania venga amministrata da una tale “classe politica” tanto prevenuta la cui azione politica si basi unicamente sulla strumentalizzazione a proprio uso e consumo e in base alle convenienze del momento anche delle più banali presunte irregolarità amministrative che la giustizia, alla fine, ancora una volta, archivia come insussistenti. Della Associazione Amici degli Animali, invece, preferiamo non dire nulla, pensiamo che la conclusione giuridica di questa vicenda da loro denunciata parli da sola, e ognuno tragga le dovute conclusioni sull’utilizzo che certi personaggi fanno di un’associazione di volontari che dovrebbe occuparsi unicamente della tutela dei nostri amici animali».
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