Verbania: variazione di bilancio con polemiche. Il voto nella notte
Verbania: variazione di bilancio con polemiche. Il voto nella notte
VERBANIA – Dopo una lunga e animata discussione, questa notte il consiglio comunale di Verbania, ha approvato la quarta variazione al bilancio di previsione 2018-2020, illustrata dall’assessore Cinzia Vallone.
Tra le maggiori entrate troviamo un contributo dello Stato per quasi 113mila euro; 45mila per sanzioni nell'edilizia; 35mila dalle pratiche derivanti dalle varianti urbanistiche. Poi c'è il capitolo Cem, dove alle entrate derivanti dall'affitto sale (15mila), i rimborsi per spese gestione (50mila) e i proventi dalla vendita dei biglietti del teatro (175mila) corrispondono spese per la Fondazione Piemonte dal Vivo (155mila); per le utenze elettriche (50mila); per la gestione del teatro (60mila); per servizi e programmi gestionali (10 mila). Altre spese riguardano un incremento di 25mila euro per attività culturali; altrettanti per un contributo straordinario al Museo del Paesaggio; 10 mila per il baratto amministrativo.
Manutenzioni ordinarie finanziate con 135mila euro, tra queste i cimiteri (10mila); 21mila per l'illuminazione pubblica; 95mila euro di avanzo d'amministrazione vanno invece alla ristrutturazione di Palazzo Pretorio; 40mila dei ristorni frontalieri alla convenzione con Regione e i Comuni di Ghiffa, Oggebbio, Cannero e Cannobio per la progettazione e gli studi per la sicurezza sulla SS 34; altri 40mila euro saranno spesi per la posa di barriere in varie strade della città.
Altre variazioni in bilancio sono relative ai progetti rientranti nel "bando periferie" e nel bando Fesr. Tra le poste più significative, 600mila euro per il parco di Villa San Remigio e 476mila per la la riprogettazione del secondo lotto del Movicentro. Tra i nuovi progetti l’intervento di riqualificazione di Villa Maioni per 395mila euro per il quale il Comune ha ottenuto un cofinanziamento dalla Fondazione Cariplo di 145mila euro (il resto è finanziato per 55mila euro dal Comune di Verbania e per 200mila dai fondi Fesr).
La variazione è passata con il solo voto favorevole della maggioranza; accesa è stata l'opposizione. Chi come Minore "Gruppo misto" ha contestato in particolare le spese per il Maggiore (qui), chi (F.I) la cifra eccessiva per il nuovo progetto del Movicentro; chi, come Immovilli, i soldi spesi per il museo del Paesaggio, chi come Tigano (Fronte nazionale), quelli relativi ad interventi su edifici non comunali, come Villa San Remigio o l'agorà della casa della Resistenza. In particolare, Patrich Rabaini (Comunità.VB) ha annunciato la trasmissione degli atti alla corte dei conti. Il punto contestato riguarda l'utilizzo delle somme extra bilancio per 45mila euro. Somme che fino al 31 dicembre 2017 non avevano vincolo d'impiego ma che dal gennaio 2018 sono vincolate dalla legge, che afferma che le maggiori entrate possono essere utilizzate solo per determinate spese (per lo più manutenzioni e opere pubbliche). Rabaini ha spiegato d'aver chiesto chiarimento ai revisori dei conti e di aver verificato che i 45mila euro erano destinati a spese non vincolate (manutenzioni ai cimiteri e forniture). La seconda obiezione è relativa alle modifiche al piano triennale delle opere, che al momento non corrispondono a una variazione di bilancio, anche se non potranno che tradursi in una variazione. La legge dice che lo stanziamento dovrebbe essere preventivo o contestuale.
L'assessore Vallone, ha replicato spiegando le destinazioni della spesa sono adeguate così come certificato dai revisori dei conti.
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