Caso Acquarius, presidio a Pallanza dei sindacati per mostrare al mondo che esiste un’altra Italia

VERBANIA –Erano una quarantina, ieri pomeriggio sotto i portici del municipio di Pallanza, i manifestanti di #RESTIAMOUMANI, i presidi convocati in tutta Italia dal sindacati confederali. Quadri sindacali più qualche militante di associazioni impegnate nel movimento per la pace. “Perché l’appello è partito dai sindacati –  risponde alle domande dei cronisti Luca Bartolini (Cgil) -? Perché il terreno d’azione del sindacato non sono solo i luoghi di lavoro, i nostri obiettivi non sono solo i rinnovi contrattuali e le richieste di rispetto delle condizioni di sicurezza. Anche in taluni casi, come l’assassinio del sindacalista bracciante africano ucciso nei giorni scorsi, migranti e difesa dei diritti dei lavoratori coincidono. La visita di Di Maio? Un gesto coraggioso e parole apprezzabili che non coincidono con quelle del collega vicepremier Salvini. I presidi di oggi in tutta Italia hanno questo significato. Mostrare al mondo che esiste un’altra Italia non riconducibile a quella che ha chiuso i porti”.

Tra i manifestanti, Ezio Barbetta, sindaco di Madonna del Sasso, duramente attaccato dal centrodestra lo scorso anno per aver accolto una quarantina di migranti: “Oggi sono scesi a 25, su una popolazione di circa 400 abitanti. Non danno problemi, alcuni lavorano in agriturismi della zona. Il rapporto con i residenti? E’ sempre stato buono anche quando erano di più. Gli attacchi sono arrivati solo dalla politica (il centrodestra cusiano, ndr)”.