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Gestione del bar e controversie con Novara: due interpellanze di “Una Verbania Possibile” sul Cem – il Maggiore

Gestione del bar e controversie con Novara: due interpellanze di “Una Verbania Possibile” sul Cem – il Maggiore

VERBANIA – I gruppi consiliari di "Sinistra e Ambiente" (Renato Brignone) e "Cittadini con Voi" (Paola Zanoia), espressione del gruppo di "Una Verbania Possibile" hanno protocollato due interpellanze  sulle modalità gestionali della struttura CEM, a proposito delle quali i consiglieri parlano di inadempienze da parte dell'amministrazione. «Non secondaria – aggiungono – è la questione politica e la sorta di diffida che Marchionini ha fatto recentemente alla direzione del Coccia, un atto al minimo definibile "impegnativo" su cui chiediamo lumi». La gestione del ristorante – bar e della spiaggia è oggetto della prima interpellanza. Scrivono i due consiglieri:
«L’aggiudicatario aveva messo sul piatto 169.500 euro di investimenti tra ristorante (120.000), bar (40.000), sdraio e ombrelloni (6.100 euro) e spese varie (3.400) da ammortizzare in dieci anni. E, senza contare stagionali o dipendenti a chiamata, aveva previsto di assumere 10 persone: 6 per il ristorante (uno chef, un sous chef, una persona di supporto, un lavapiatti e due camerieri di sala); 3 per il bar (uno a caffè e bevande, uno per le pietanze, uno di supporto); e un bagnino per la spiaggia.
Nell’offerta c’erano anche precisi impegni negli arredi, “conformi alle normative vigenti (anche paesaggistiche)“ e “leggeri”. “Si prediligeranno attrezzature dal design lineare, realizzate nel rispetto della natura, con materiali riciclati e comunque ecologici”. Arredi che “definitivi, si configureranno entro la seconda stagione di gestione”
».
Brignone e Zanoia rimarcano però «che Il ristorante non c’è, il locale cucina è vuoto,
gli arredi esterni del bar sono tavoli e sedie di plastica promo-pubblicitari. Sdraio e ombrelloni in spiaggia sono assenti.  
Della discoteca non s’è mai parlato e nulla e dato sapersi, le bollette sono a carico del Comune
»
L'amministrazione è a conoscenza di tutte queste inadempienze? Come intende recuperare i costi sostenuti dal Comune per le utenze pagate al posto del gestore? Per quale ragione non si sia ad oggi mai intervenuti su una situazione di palese inadempienza? Le domande poste dai consiglieri, che concludono chiedendo "se l’amministrazione intenda lasciare in eredità alla fondazione del CEM questo garbuglio gestionale o intenda risolverlo prima del passaggio definitivo della struttura alla nascente fondazione".

Altra questione oggetto d'interpellanza è la controversia con Novara. Scrivono i due: «Abbiamo appreso dagli organi di stampa, che il “Coccia” avrebbe pagato per conto del “Maggiore” un direttore di sala per 24.600 euro e la pubblicità degli spettacoli nell’arena estiva di un privato   per 13.000.
Sempre dagli organi di stampa si è appreso che il Sindaco Marchionini avrebbe chiesto  di rettificare al più presto quanto asserito, in quanto lesivo del buon nome del il “Maggiore”
Da accesso agli atti abbiamo verificato che il Sindaco ha testualmente scritto che “… Affermazioni così pesanti meritano ogni necessario chiarimento e, da parte mia e dell’Amministrazione comunale, ogni e più ferma tutela nelle sedi opportune”.
 
Prendiamo atto che le spese di cui alla premessa di 24'600 € e 13'000 € ci risulta siano reali
e che la “diffida “ fatta al Presidente della Fondazione Teatro Coccia e p.c. al Sindaco di Novara, ci sembra un atto molto forte e politicamente rilevante
».

A questo punto i consiglieri chiedono all'amministrazione "se sia certa che le affermazioni fatte da Manfredda (presidente della Fondazione Coccia ndr) siano mendaci e quali elementi abbia per dire ciò.
Se alla luce di quanto sta accadendo, non si ritenga che l’affidamento della gestione della direzione artistica del CEM senza bando, sia stata una scelta opportuna
».

 

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Pubblicato il 22 Giugno 2018
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