Taglio del nastro per la Casa della Salute di Verbania
Taglio del nastro per la Casa della Salute di Verbania
Da oggi anche Verbania ha la sua Casa della salute. Gli spazi sono stati ricavati all'interno della sede del Distretto sanitario di Sant'Anna, al piano terra. Si tratta di un servizio di medicina territoriale che prevede la presenza di medici di medicina generale pronti a ricevere i pazienti tutti i giorni, per il momento dalle 15 alle 20. Anche i Servizi Sociali saranno in futuro presenti con personale a disposizione dei cittadini.
Al taglio del nastro presenti le autorità, a cominciare dal direttore generale dell'Asl Vco Angelo Penna, il sindaco Silvia Marchionini e il vice presidente della Regione Aldo Reschigna.
"E' un passo importante – ha detto Penna – per il quale sono grato a tutti i miei collaboratori e ai medici di medicina generale. Si alterneranno in questa struttura 16 medici, più altri 8 collaboratori. L'obiettivo è di arrivare a garantire il servizio 24 ore su 24. Si aggiunge alle Case della salute già attivate a Crevoladossola e Omegna, oltre all'esperienza importante da anni a Cannobio. Nel 2019 proseguiremo su questa direzione".
Il sindaco Silvia Marchionini ha parlato di un "patto di comunità per la salute" e di un "primo passo nella direzione giusta per corrispondere ai bisogni del territorio. I sindaci del Verbano hanno iniziato a lavorare a questo progetto nel 2015. Si tratta di un servizio che lega i cittadini a servizi integrati tra loro. La presenza dei servizi sociali è importante così come aver scelto un luogo conosciuto che è già riferimento per Verbania. La giunta regionale ha compiuto un lavoro efficace, che esce dalla visione ospedale centrica".
Reschigna ha ricordato: "Abbiamo iniziato il mandato con la sanità regionale in piano di rientro e fornitori pagati a 350 giorni. Oggi l'Asl Vco paga a 70 giorni. Siamo usciti da quel periodo e siamo in una fase in cui su tutto il territorio aprono Case della salute, per sollevare la pressione ospedaliera. Rilevante il numero di medici che hanno aderito al progetto. Sono segnali forti e positivi nell'essere attivi in questo cambiamento. Anche se le statistiche dicono che la sanità piemontese è ancora un po' indietro sulla specializzazione degli ospedali, siamo molto forti sul sistema. Essendo una delle Regioni più anziane d'Italia, importante è il tema della cronicità: siamo al primo posto nazionale per il numero di posti letto disponibili nelle Rsa, il che dimostra grande attenzione ai bisogni della popolazione".
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