Cannobio, pienone al Teatro Nuovo per il confronto tra i candidati sindaci
Cannobio, pienone al Teatro Nuovo per il confronto tra i candidati sindaci
Teatro Nuovo affollato, ieri sera, per il confronto tra i candidati sindaci alla successione di Giandomenico Albertella organizzato dall’associazione culturale 'La gàsgia', editrice dell’omonimo mensile. Stimolati dalle domande della moderatrice, Alessandra Aguzzi e del pubblico che non la smetteva più di fare domande Dario Ferrari (Progresso Insieme), Massimo Micotti (Uniti per Cannobio) , Gian Maria Minazzi (Cannobio il nostro paese), Giovanni Rubini (Obiettivo Comune) hanno proposto le loro soluzioni per i prossimi 5 anni.
Per Giovani Rubini “Cannobio è stata amministrata bene ma solo nell’ordinaria amministrazione, occorre osare di più, fare grandi progetti”. Dario Ferrati (Progresso Insieme) promette un paese più funzionale “che vada incontro alle fasce più deboli della popolazione, giovani e anziani”. Massimo Micotti (Uniti per Cannobio) pensa ad un “Ufficio del cittadino”. Gian Maria Minazzi (Cannobio il nostro paese) rappresenta la continuità amministrativa: “Se una macchina funzione, è meglio cambiare il motore o basta cambiare l’autista?”, ha esordito nel primo giro d’opinioni.
Quanto ai programmi, poche le differenze: tutti d’accordo nel far di più per i giovani, nel proseguire la battaglia di Albertella sulla statale 34 del Lago Maggiore, nell’aumentare i parcheggi, nello sviluppare il turismo perché la situazione economica oltreconfine non garantisce più le opportunità del passato alla mano d’opera frontaliera. Tra le poche differenze il porto: Rubini vorrebbe ampliare quello esistente al lido, Minazzi non prevede la sostituzione di quello affondato nel 2005, Ferrari non si sbilancia, soltanto Micotti lo ricostruirebbe nello stesso posto ma con i dovuti accorgimenti.
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