Questa sera Cavandone si trasforma nel Paese dei Narratori, il programma degli spettacoli
Questa sera Cavandone si trasforma nel Paese dei Narratori, il programma degli spettacoli
Questa sera Cavandone si trasforma nuovamente nel Paese dei Narratori. Sempre negli angoli ricchi di fascino dell’antica frazione dalle case di sasso della frazione verbanese: nello spazio in Largo Sardegna, nella centrale Piazza Cobianchi e nel giardino di casa Mondino dietro il tasso secolare. La 27ma edizione de “Il Paese dei narratori” avrà luogo sabato 31 agosto e, in caso di cattivo tempo, si prova domenica 1 settembre. Sei le pièce che percorrono i diversi sentieri del teatro di narrazione, due per luogo scenico. La prima alle 21.15, la seconda alle 22.30.Tutti gli eventi sono a ingresso libero. La serata è promossa dal Comune di Verbania e dall’Associazione “Lampi sul teatro” con la direzione artistica di Paolo Crivellaro.
Programma della serata:
– Largo sardegna
Ore 21
Riso al latte
Voce e pianoforte: Mariangela Martino
Spettacolo per attrice e pianoforte – satira sociale e scemenzuole musicali- genere brillante. Monologhi di satira sociale contemporanea e di scrittura originale sono accompagnati da brani dello spiritoso genere della Canzonetta, del Cafè Chantan e pure da un po’ di musica classica (del resto peggio del teatro, c’è solo la musica classica).
Durata: 1 h
Ore 22,30
Tutto quello che volevo. Storia di una sentenza
Di e con Cinzia Spanò
Lettura scenica tratta dallo spettacolo prodotto dal Teatro dll’Elfo
Nel 2014 la stampa italiana fu invasa da articoli riguardanti un caso giudiziario malamente definito “il caso delle Baby Squillo”: due ragazze di 14 e 15 anni si prostituivano in un appartamento a Roma. Diversi furono i loro clienti, che dalle indagini risultarono essere appartenenti alla cosiddetta “Roma Bene”, professionisti benestanti e padri di famiglia. La protagonista è un giudice, anzi, una giudice, Paola di Nicola, il magistrato che dovette pronunciarsi su uno dei clienti di una delle ragazze, la più giovane, indicata con il nome fasullo di Laura. Una sentenza di cui la giudice sente l’enorme peso: come si può restituire a una ragazzina la libertà che ha venduto per denaro? Non con altro denaro, perché si ricadrebbe nello stesso sporco circolo vizioso. Soprattutto, come si può restituire la dignità, dopo che sui giornali sono state scritte parole orribili su delle ragazze, poco più che bambine, che non avevano la consapevolezza di quello che facevano? Paola Di Nicola, in tutta la propria umiltà e fragilità, prova a salvare Laura, per quanto possibile, cercando di farle comprendere di essere libera, libera di scegliere un destino differente e lontano dalle scelte fatte in passato: il risarcimento pattuito dalla corte, infatti, consiste in libri e film dove vengono raccontate storie di grandi donne che hanno lottato, si sono battute per la parità dei sessi, per la dignità femminile e per i diritti delle donne. La conoscenza è la chiave per la libertà e grazie a questi esempi, Laura potrà comprendere che c’è un’altra strada, migliore e più luminosa.
Durata 1h 15 m (adulti)
– Cortile Casa Mondino (vicino al tasso secolare e chiesa)
Ore 21.
Fame mia – Quasi una biografia
Con Annagaia Marchioro
Liberamente ispirato a Biografia della Fame di Amélie Nothomb (Voland edizioni)
Regia Serena Sinigaglia
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. È liberamente ispirato al romanzo di Amélie Nothomb, di cui cita alcuni dei momenti più alti sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta con la crudele ironia che caratterizza anche il linguaggio della Nothomb.
Un percorso di formazione, dall’infanzia all’età adulta alla ricerca di sé, una strada piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi per essere felici.
Durata 1 h 15 m. (adulti)
Ore 22.30
Irish, please! L’Irlanda tra musica e storie
Alice Salvoldi @narrazione
Massimo -Zio- Losito @fisarmonica
Simone -Pav- Stefan @ uillean pipe, tin whistles e flauto traverso.
A differenza della maggioranza delle leggende italiane, volte quasi sempre all'insegnamento di una morale, i racconti tradizionali irlandesi non vogliono insegnarci un bel niente. Sono storie di non-eroi: Paddy, lavoratore instancabile ma che non aveva mai niente da dire; il povero Patrick mandato a cacciare nella neve con un fucile più vecchio di lui; il furbo Donald e i suoi avidi vicini, lo sfortunato Munachar privato di un intero cesto di lamponi. Storie che dipingono un mondo spesso ingiusto e contraddittorio, ma che allo stesso tempo è pieno di ironia e di gioia. Un mondo bello come una danza. A far da guida tra un racconto e l'altro, la musica tradizionale irlandese suonata dal vivo.
Durata: 1 h 10 m.
– Piazza Cobianchi
Ore 21,00
La felicità è uno schiaffo
Di Giorgia Goldini e Stefano Dell’Accio
Con Giorgia Goldini
Costumi Francesca Mitolo e teeshare
Uno spettacolo sulla felicità, su quello che a volte ci rende felici, sulle piccole cose importanti che quando arrivano non sono mai come te le eri immaginate. Uno spettacolo che non dà risposte, ma che mette in scena dei tentativi, che fissa dei momenti, che propone delle visioni. Dieci istantanee da guardare con calma per cogliere i dettagli: il colore del gelato caduto al bambino sul lungomare di Rimini, il vestito della sposa sporco di erba e fango, il profumo di quella precisa marca di detersivo, i capelli dell’uomo giusto.
Durata : 1h 15 m ( adulti)
Ore 22.30
Se lo dice l''Artusi'
storytelling semiserio di Simone Faloppa
In Italia ci sono due tipi di stranieri: quelli che non sanno niente di cucina, e quelli che hanno letto il manuale di Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, ossia il libro che contribuì più durevolmente di chiunque altro a "fare gli italiani".Qualsiasi piatto ha un gusto migliore, però, se lo si condisce con delle storie. Lo studio dello spettacolo è stato riconosciuto vincitore del premio “L’Alba che verrà” 2016 e del Premio “Giovani Realtà del Teatro” 2015 dell’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Durata : 1 h adulti)
ingresso libero
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