I rappresentanti di ‘Maggia Revolution’: mancati interventi in vista della riapertura, Istituto messo in secondo piano
I rappresentanti di ‘Maggia Revolution’: mancati interventi in vista della riapertura, Istituto messo in secondo piano
Cari alunni, famiglie e spettabili istituzioni
Con il presente comunicato stampa la lista d'Istituto “Maggia Revolution” intende esprimere la tristezza e l’amarezza comuni agli alunni e alle famiglie per la situazione che ancora oggi, alla riapertura del nuovo anno scolastico, affligge il nostro prestigioso Istituto. Consapevoli dei cambiamenti che sono avvenuti in ambito politico/amministrativo, in seguito alle recenti elezioni regionali, possiamo capire che magari il nostro caso possa essere stato “messo in secondo piano”, ma ciò non giustifica in maniera alcuna la completa mancanza di interesse e di interventi in vista della riapertura del “Maggia”.
La scuola che per molti di noi viene vista come una seconda casa, oltre che a luogo imprescindibile di studio e ormai simbolo anche della città di Stresa e della provincia del Verbano, non può continuare a versare nelle inaccettabili condizioni in cui tutt’ora, dopo innumerevoli anni, si ritrova. Durante tutto l’anno scolastico passato noi abbiamo cercato di tenere aperte le vie di confronto e dialogo con tutte le parti coinvolte nella gestione delle attuali strutture scolastiche e ovviamente anche con chi di competenza per la progettazione e l’auspicato avvio della costruzione della nuova sede. Un anno che ci aveva portato ad un traguardo che potevamo definire soddisfacente: infatti dalla precedente giunta regionale ci era stato riferito che parte dei fondi per la nuova scuola erano stati stanziati alla nostra Provincia. In seguito, con grande nostro disappunto ci era stato riferito che nel fondo per la realizzazione della nuova scuola non risultavano gli stanziamenti regionali.
Speravamo che nel corso di questi tre mesi estivi e con le votazioni avvenute che hanno visto diventare regione, provincia e comune di Stresa appartenenti allo stesso schieramento politico, si aprisse una finestra di dialogo tra i vari gradi di amministrazione per permettere agli studenti che in futuro frequenteranno il “Maggia”, condizioni migliori di quelle che noi oggi ci ritroviamo a dover vivere e affrontare quotidianamente.
In conclusione ribadiamo la nostra delusione nei confronti di chi dovrebbe tutelare il diritto/dovere allo studio di tutti i ragazze/i e che si dovrebbe interessare di formarci culturalmente, professionalmente e anche civilmente, chiediamo quindi di essere messi in condizioni di sicurezza e consone a un regolare svolgimento di lezioni e laboratori che rendono il nostro Istituto un’eccellenza nazionale. Ci auguriamo di non ritrovarci a novembre a dover protestare per poter accendere il riscaldamento in classe; cosa che non esiteremo a fare nell’immediato anche riguardo le trattative per la nuova scuola, quindi chiediamo in fine chiarezza e sollecitiamo nell’agire per proseguire in ciò che tre mesi fa purtroppo, si è interrotto.
Maggia Revolution
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