‘L’Amaca di domani’, le considerazioni di Michele Serra alla presenza di una mucca sabato a Verbania Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo comico e sentimentale nel quale il giornalista apre allo spettatore la propria bottega di scrittura

Sabato alle 21 Michele Serra con 'L’Amaca di Domani' apre un nuovo ciclo di appuntamenti de 'Il Maggiore' dal titolo 'Monologando'. Grandi interpreti e narratori, donne e uomini, scrittrici, giornalisti, attrici e comici racconteranno una storia, una parte della loro vita, diventando una sorta cantastorie moderni, attuali e contemporanei, capace di far ridere, pensare ed approfondire.

Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale il giornalista apre allo spettatore la propria bottega di scrittura.

Michele Serra da ventisette anni fa parte del nostro quotidiano, ha fatto riflettere, ridere, piangere, pensare, ha posto davanti a tutti noi interrogativi e considerazioni, ogni giorno un tema diverso, una storia nuova. Sul palco le persone e le cose trattate nel corso degli anni -politica, società, star vere e fasulle, la gente comune, il costume e la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.

Il giornalista nel corso della serata si interroga: “Scrivere ogni giorno la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare le bestie, che per esistere non sono condannate a parlare?”. E dipanando la matassa della propria scrittura, Michele Serra fornisce anche traccia delle proprie debolezze e delle proprie manie. Il vero bandolo, come per ogni cosa, forse è nell’infanzia. Il finale, per fortuna, è ancora da scrivere.

L'Amaca di domani è uno spettacolo di e con Michele Serra con la regia di Andrea Renzi. Scene e costumi Barbara Bessi, luci di Cesare Accetta. Una produzione SPAlive in collaborazione con Teatri Uniti.