Cannobio, una proposta per l’ex preventorio: struttura sanitaria o socio assistenziale È quanto propone il capogruppo di Progetto Comune Giovanni Rubini nella Dichiarazione d’intenti alla variante strutturale al Piano regolatore generale

Vincolare l’ex preventorio ad una destinazione d’uso di tipo sanitario, socio assistenziale o previdenziale. È quanto propone il capogruppo di Progetto Comune Giovanni Rubini nella Dichiarazione d’intenti alla variante strutturale al Piano regolatore generale. Una sorta di ritorno alle origini, quella proposta da Rubini. L’ex Preventorio fino agli anni ’70 quand’era di proprietà della provincia di Milano era un istituto psicopedagogico per minori.

Dopo la chiusura e l’abbandono della struttura da parte delle provincia di Milano le amministrazioni che si sono succedute al governo di Cannobio, dalla fine degli anni ’90, hanno cercato di riconvertirlo in struttura turistico ricettivo. Destinazione tutt’ora prevista dalla variante strutturale al piano regolatore di cui Rubini propone la modifica di destinazione d’uso. Una destinazione, scrive Rubini che “non ha trovato alcuna seria possibilità di realizzazione per una evidente insostenibilità economica nello sviluppare un progetto turistico di quella portata”. Da qui la richiesta di “vincolare l’area (o una significativa parte di essa) ad una destinazione urbanistica della tipologia 'attrezzature di interesse pubblico' per edifici, aree, impianti, installazioni, finalizzate ad erogare servizi in merito a sanità, assistenza, previdenza”. “Tale vincolo -precisa Rubini- non avrebbe una natura sostanzialmente espropriativa per cui il Comune sarebbe chiamato ad un obbligo all’esproprio e/o ad affrontare spese di mantenimento/conservazione”.