Studenti a Santa Caterina per imparare l’arte del teatro
Ventiquattro studenti di Busto, Firenze e Bari sono stati ospiti della Fondazione Merlini. Un attore della Fondazione Paolo Grassi ha concluso il laboratorio "i mestieri del teatro"
L’Eremo di santa Caterina ha fatto da sfondo alla scuola di improvvisazione che ha visto partecipare gli studenti di tre scuole superiori. Da Bari, da Firenze e da Busto Arsizio, ospiti della Fondazione Merlini, 24 studenti hanno trascorso tre giorni sul lago Maggiore per imparare la tecnica teatrale.
Guidati e ispirati dall’attore professionista Andrea Gambuzza, i ragazzi hanno appreso le tecniche di recitazione ma, soprattutto, hanno conquistato fiducia in se stessi per affrontare il pubblico vero quando andranno in scena.
Dal 19 settembre scorso a giovedì 22, gli alunni degli istituti tecnici Tosi di Busto, Giulio Cesare di Bari e del liceo Macchiavelli di Firenze hanno partecipato allo stage organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi di Milano insieme alla Fondazione Merlini: « Da anni ci occupiamo di educazione al teatro nelle scuole – spiega Francesca, figlia di Paolo Grassi – dallo scorso anno, grazie a una sinergia con il Ministero dell’Istruzione, coinvolgiamo direttamente gli studenti in esperienze globali. Sono contenta dell’opportunità fornita dalla Fondazione Merlini che ci ha accolto con un’organizzazione perfetta in questa sede così suggestiva. Per noi è importante fare cultura teatrale tra i giovani, insegnar loro cosa sia il teatro e come ci si avvicina. È giusto che i ragazzi vadano a vedere gli spettacoli di sera, mescolandosi agli spettatori abituali. Imparino a vivere il rapporto che l’attore instaura con il suo pubblico, un rapporto che ogni sera è differente perché mediato dal tipo di persone presenti ma anche dal suo vissuto quotidiano».
I tre giorni a Leggiuno sono stati l’atto finale di un laboratorio dal titolo “I mestieri del teatro” avviato lo scorso anno per presentare agli studenti tutte le opportunità di impiego che esistono nel mondo teatrale: « Abbiamo avviato tre laboratori – spiega la docente del Tosi Loredana Vanzini – uno di drammaturgia, uno di costumi e scenografia e uno incentrato su regia e recitazione. Nel corso dell’anno, è stato allestito lo spettacolo, scritta la sceneggiatura, preparate le scenografie. Ora i ragazzi hanno approfondito la tecnica recitativa così saliranno sicuri di sé il prossimo 23 ottobre al teatro San Giovanni Bosco quando presenteranno alla cittadinanza il lavoro creato».
Ospiti di Villa Bassetti e nella residenza del Quiquio, i giovani hanno vissuto una full immersione totale: « Il luogo è abbastanza isolato così sono stati sempre insieme – commenta la docente – Si è formato un gruppo molto affiatato. Nell’arco di poche ore, tutta la diffidenza e le diversità che potevano esserci sono state superate. Le loro giornate sono state molto intense, ma la sera, dopo cena, hanno sempre trovato il modo di divertirsi insieme».
Scuole diverse, città differenti: « È stata la mia prima esperienza di confronto con ragazzi di altre città – spiega Gaetano, studente di Bari – temevo di trovare ostacoli culturali, punti di vista differenti. Invece è stata una bellissima esperienza: siamo andati subito d’accordo. Mi è servito molto per maturare, per avere più fiducia in me stesso. Se farò l’attore? Non so, potrà sempre capitare».
La bellezza di santa Caterina e la professionalità della Fondazione Grassi sono state le due carte vincenti della Fondazione Merlini che prosegue snella sua attività di sostegno alle scuole.
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