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Crespi, Legnani, Tosi e Ferraris: i licei da dieci e lode

La Fondazione Agnelli ha pubblicato la guida alle scuole. Analizzati oltre 6000 corsi di studio. I dati sono ricavati analizzando i risultati ottenuti agli esami e i crediti formativi

Liceo Curie in scambio con il Portogallo

Gli studenti dei licei classici ottengono i voti più alti, seguiti da quelli che hanno frequentato lo scientifico. 

È online la nuova edizione 2016/17 di eduscopio.it il portale della Fondazione Agnelli che permette di comparare le scuole superiori per come preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.  Nato nel 2014 e completamente gratuito, il portale offre informazioni oggettive e comparabili sulla qualità degli istituti secondari di secondo grado di tutta Italia. Un supporto utilissimo per gli studenti e le loro famiglie nel momento della scelta della scuola da frequentare dopo l’esame di terza media.

Per la nuova edizione di eduscopio.it, i ricercatori della Fondazione Agnelli – Gianfranco De Simone, responsabile del progetto, e Martino Bernardi – hanno analizzato i dati di quasi un milione di diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (a.s. 2010/11, 2011/12 e 2012/13) provenienti da circa 6.000 corsi di studio secondari di secondo grado.

Quali indicatori di performance?
Per comparare la capacità delle scuole di preparare per gli studi universitari si sono presi in considerazione due indicatori:
– Media dei voti conseguiti agli esami universitari, ponderata per i crediti formativi di ciascun esame per tenere conto dei diversi carichi di lavoro ad essi associati;
– Crediti formativi universitari ottenuti, in percentuale sul totale previsto.

Se considerati congiuntamente, i due indicatori sono in grado di dirci non solo quanti esami hanno superato gli studenti una scuola (velocità negli studi) ma anche come li hanno superati (profitto degli studi).
Il valore viene indicato in un punteggio FGA che è
l’indice che mette insieme la Media dei Voti e i Crediti Ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori

Dall’indagine sono stati esclusi gli istituti professionali. Non tutte le scuole hanno come missione primaria quella di preparare i propri studenti alla prosecuzione in corsi universitari. Alcune, come gli istituti professionali, perseguono principalmente l’obiettivo di favorire l’ingresso sul mercato del lavoro dei propri diplomati. Da queste scuole, meno di uno studente su quattro transita all’università. All’opposto, quasi tutti gli studenti dei licei classici e scientifici proseguono gli studi e la stessa scelta è compiuta per un numero considerevole di diplomati dei licei linguistici (3 su 4) e degli ex licei Psico-Pedagogici (oggi Scienze Umane). Per gli istituti tecnici le cose si fanno un po’ più complicate: nonostante abbiano una chiaro intento professionalizzante, ad oggi, una percentuale considerevole dei loro diplomati (in media almeno 1 su 3) preferisce la prosecuzione degli studi al livello universitario piuttosto che l’ingresso immediato nel mercato del lavoro.

Ma vediamo i risultati in provincia di Varese.

Tra i licei classici troviamo all’apice della classifica il Crespi di Busto con 88,75,
seguito dal Legnani di Saronno con 87,02, dallo Stein di Gavirate  con l’indice FGA di 80,32 e al terzo posto il Cairoli di Varese con 76,88 l’unico classico puro cioè con tutta la popolazione studentesca che frequenta lo stesso indirizzo.  Ci sono poi il Pascoli di Gallarate a 76,26 punti.

Tra i licei scientifici si registra quest’anno il sorpasso dell’Arturo Tosi di Busto (85,84) ai danni del Ferraris di Varese che è rimane al secondo posto in provincia con 85,56.  Seguono il Marie Curie di Tradate con 84,83 punti, il Da Vinci di Gallarate con 79,27, il Grassi di Saronno con 78,55, lo Stein di Gavirate con  77,5 , il Sereni di Luino com 74,23, Il liceo Valceresio con 73,68, il Dalla Chiesa di Sesto Calende con 71,78 e il Geymonat di Tradate con 69,94.

Nel campo delle Scienze Umane guida la classifica il Manzoni di Varese con 72,7 punti. Seguono il Legnani di Saronno con 71,45,  il Marie Curie di Tradate con 66.96, il Sereni di Luino con 61,67.

Come liceo linguistico, il primato spetta al liceo Legnani di Saronno con un indice FGA di 78,49. Precede il Curie di Tradate a quota 76,98. A livello provinciale troviamo ancora il Crespi di Busto con 75,3, il Manzoni di Varese con 70,28 e il Sereni di Luino con 66.46 punti.

Due soli i licei artistici provinciali che sono stati studiati dalla Fondazione ( manca il Don Milani di Venegono) che, però, non ha tenuto conto dei risultati dei ragazzi che frequentano le Accademie di Belle Arti. Al primo posto si trova il Candiani di Busto con un indice di 68,76 seguito dal Frattini di Varese con 67,79.

Passando all’area tecnico commerciale, la classifica vede al primo posto il Don Milani di Tradate con un indice di 78,57. Seguono lo Stein con il punteggio di 68,62, l’Ite Tosi di Busto con 65,47, il Daverio Casula di Varese con 62,86, il Dalla Chiesa di Sesto Calende con 60,13 , il Keynes di Gazzada con 59,86 , il Gadda Rosselli di Gallarate con 57,29 e  il Montale di Tradate con 56,62. Chiude lo Zappa di Saronno con 56,2

Per quanto riguarda gli istituti tecnici di area tecnologica e industriale il primato spetta al Keynes di Gazzada con 76,63 punti dell’indice FGA. Al secondo posto il Facchinetti di Castellanza con 64,88, al terzo il Don Milani di Tradate con 64 punti, che precede il Dalla Chiesa di Sesto Calende con 51,66 punti. Ultimo lo Zappa di Saronno con 47,45 ( nella classifica manca il Newton di Varese).

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Pubblicato il 17 Novembre 2016
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