Bocce, Guido Bianchi è il delegato designato di Varese
Sostituirà il presidente di comitato. Il consiglio federale ha stabilito di far ripartire l’attività agonistica l’11 luglio
In settimana nessun dubbio sulla fumata che avrebbe decretato la designazione del delegato di Varese, in sostituzione del presidente di Comitato: fumata bianca doveva essere e fumata bianca è stata, anche se non sono state bruciate le fatidiche schede dei Cardinali – pardon dei Presidenti delle Società varesine – con l’aggiunta di lattosio e clorato di potassio – benedetta chimica! – con l’inevitabile annuncio: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum et reverendissimum dominum Guidum!”.
Il Guidum, all’accusativo, è naturalmente il nostro Guido Bianchi, il quale durante la numerosa video-conference – presenti in 34, ben oltre il numero delle società per alcuni “abusivi”, perché non presidenti – ha tenuto il suo discorso d’investitura con l’intento di essere da monito ai politici, perennemente colpiti dalla terribile patologia della logorrea, pericolosissima malattia che induce, nel malaugurato ascoltatore, furiosi attacchi di sonnolenza e altrettanti scatti – deprecabili – d’insofferenza a fronte della consueta aria fritta e dell’altrettanto abituale tergiversare senza dire nulla, quasi epigoni di Aldo Moro, passato alla storia non solo per il martirio, ma anche per la lunghezza incredibile dei suoi discorsi.
Ebbene il Guido è riuscito a riassumere il programma, che si ripromette di realizzare nel suo nuovo ruolo, in circa 45 secondi, enumerando – brevemente, è ovvio – i settori nei quali s’impegnerà ad operare: disabili, femminile, giovani e attività agonistiche per i tesserati che non rientrano nelle precedenti categorie.
La conference è comunque servita a sviscerare parecchi argomenti e dubbi che in questo periodo angustiano le società, alle prese con l’emergenza sanitaria e con l’incertezza sugli svolgimenti futuri, essendo state annullate, o bloccate in attesa di tempi meno assillanti, praticamente tutte le manifestazioni, compresi i campionati a squadre di promozione di tutte le categorie.
Il consiglio federale ha stabilito di far ripartire l’attività agonistica l’11 luglio – con un’eventuale opzione per il 04 luglio -, senza pubblico, analogamente ad altre discipline sportive, calcio in testa. Dovranno essere avanzate richieste ufficiali dalle Società che avranno il compito di emettere un’autocertificazione relativa al rispetto di tutte le prescrizioni per prevenire ed evitare il contagio. Molte perplessità in merito e nessuna dichiarazione d’intenti per affrontare questa ennesima sfida alla quale il mondo delle bocce è chiamato.
Anche per il settore disabili, la ripresa dell’attività a livello propedeutico è subordinata a dichiarazioni di scarico verso le Società, rilasciate dalle strutture che ospitano soprattutto i disabili tesserati FISDIR – Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivi Relazionali -. Certamente la Federazione ha subito un danno notevole dal punto di vista economico, causa l’arresto di qualsiasi competizione, tuttavia molti sono gli interventi previsti per mitigare le conseguenze alle Società: dalle affiliazioni, il cui costo è azzerato fino al 31 dicembre 2021, all’abbattimento al 50% della tassa per il nulla-osta di trasferimento, così come la medesima riduzione al 50% dell’importo d’iscrizione per i campionati di promozione. In sintesi una serie di concreti aiuti economici indirizzati a favorire la ripresa.
Alcuni presidenti esprimono la loro completa adesione alla conferma di Guido Bianchi al vertice del Comitato di Varese – precisiamo: non più Comitato, bensì delegazione – e lui, sornione, volge lo sguardo verso il comignolo che svetta su via Piranesi, sede milanese del CONI, dal quale sbuffa, senza apparente imbarazzo, una densa fumata bianca: habemus papam!
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