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Il tram-treno? “Costringerebbe i pendolari per Milano a cambiare. Varese”

L'idea di trasformare la Varese-Laveno, scrive una lettrice, ha anche dei limiti. "Un progetto del tutto Varesecentrico che non tiene conto di altre necessità"

Il progetto TramTreno di Varese

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una pendolare critica sul progetto di tram-treno proposto da un apposito comitato e al centro di un primo dibattito a Varese

 

Buongiorno,
ho letto su Varesenews di questo progetto e mi sono chiesta se nella sua elaborazione si sia considerato il fatto che moltissime persone, in tempi normali, si recano ogni giorno a Milano, per lavoro o per studio, partendo dalle stazioni ferroviarie intermedie tra Varese e Laveno (e facendovi ritorno la sera): Casbeno, Casciago – Morosolo, Barasso – Comerio, Gavirate… alcuni persino da Cocquio e Cittiglio.
Forse si potrebbe ricavarne un numero preciso dagli abbonamenti venduti da Trenord.

La linea con Milano è diretta e la durata del tragitto è già di per sé notevole, superiore all’ora se non vi sono problemi (cosa che capita di frequente). Se ho ben capito, con la nuova organizzazione del trasporto che viene proposta si costringerebbero gli utenti ad un cambio di mezzo, con un incremento del numero di fermate e sicuramente del tempo necessario per raggiungere il luogo di lavoro (o studio) e viceversa per il ritorno a casa. Quella che già con Trenord è una quotidiana odissea si complicherebbe ulteriormente.

Mi pare che, almeno per come è presentato sinteticamente, questo progetto sia del tutto “Varesecentrico” e non tenga in nessun conto le necessità pratiche di molti abitanti della parte più occidentale della provincia.

Il progetto TramTreno di Varese
La stazione di interscambio tra tram-treno e treno Fnm, ipotizzata sull’area dell’ex macello di via Tonale a Giubiano

Sicuramente il fatto di trasformare la linea Varese – Laveno in una sorta di metropolitana leggera con treni più frequenti è qualcosa di cui davvero abbiamo bisogno, potremmo così usare di meno l’auto o non utilizzarla del tutto; incrementare i tempi di percorrenza del percorso e il numero di fermate tra le due tappe non sarebbe altrettanto vantaggioso.
Distinti saluti
Eleonora Giannatiempo

Pubblicato il 22 Giugno 2020
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