Un SMS sul cellulare: così Ats Insubria prende in carico i nuovi positivi
L'esito del tampone viene comunicato attraverso un messaggio al numero di cellulare del cittadino. Si indica un link che porta al portale di presa in carico
Oltre 12.000 nuovi positivi e circa 50.000 contatti stretti. I numeri della seconda ondata dell’emergenza sanitaria stanno mettendo in grave difficoltà gli operatori di Ats Insubria incaricati di effettuare il “tracciamento”. Sono 150 i tecnici impegnati ma la mole di lavoro è talmente ampia che è ormai impossibile attuare il servizio di presa in carico individuale.
A complicare ulteriormente il lavoro degli operatori è la difficoltà a risalire al cellulare del nuovo positivo: il 40% degli esiti che arrivano dai laboratori alla cabina di regia di Ats non contiene il numero di cellulare, per cui occorre cercarlo attraverso il medico di medicina generale se non, in casi limite, attraverso i carabinieri.
UN SMS SUL CELLULARE PER LA PRESA IN CARICO
Per ovviare ai tanti problemi e cercare vi snellire le code, Ats ha istituito un sistema informatizzato che si attiva attraverso un SMS.
Alla base della procedura, dunque, c’è sempre la necessità di avere chiaro e preciso il numero di cellulare del nuovo positivo.
Al cittadino risultato positivo arriverà dunque un SMS contenente un link. Aprendo il link sii accede alla piattaforma che segnala l’esito positivo e chiede conferma dell’identità attraverso il doppio controllo con la data di nascita.
Una serie di ulteriori domande apriranno nuove pagine da compilare per descrivere con maggior precisione la situazione anche dal punto di vista dello stato di salute o della comunità frequentate. Si accede poi a uno spazio dove si chiede di inserire i contatti stretti delle ultime 48 ore.
Quell’elenco, comprensivo di numeri di telefono, permetterà di avvisare le singole persone che confermeranno o meno la vicinanza che li pone in quarantena fiduciaria. Alla fine si scarica direttamente il documento che pone in quarantena obbligatoria e, nel contempo, assegna l’appuntamento per effettuare il tampone di uscita dall’isolamento.
Il timore della dottoressa Elena Tettamanzi, responsabile epidemiologia e medicina ambientale, flussi informativi e dei direttori di Ats Insubria è che il singolo cittadino scambi il messaggio con una truffa o una perdita di tempo e lo cancelli: « I cittadini devono fidarsi del nostro sistema perché solo così si può attivare il sistema di presa in carico e l’assegnazione del tampone di fine quarantena ».
Al momento, la presa in carico dei contatti stretti non è ancora automatizzata ma ricevere l’elenco automaticamente è già ius grande aiuto.
Il personale di Ats inoltre continuerà comunque a monitorare e seguire l’evoluzione delle condizioni di salute del singolo d’intesa con il medico di medicina generale che rimane il principale punto di riferimento in caso di insorgenza di sintomi.
Il sistema, già attivo da alcuni giorni, ha ricevuto il 70% delle edizioni.
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