“A Luino medici di famiglia volontari per le vaccinazioni anti Covid“
Già una decina di dottori si stanno attivando per le somministrazioni domiciliari. Il sindaco Bianchi: “Daremo loro tutto il supporto necessario”
I medici di famiglia di Luno si stanno organizzando per somministrare a domicilio i vaccini anti Covid ai loro pazienti.
La notizia riguarda una decina di professionisti – quasi la totalità – che saranno operativi in coppia, e in questi giorni sono in corso contatti con le autorità sanitarie per l’approvvigionamento e lo stoccaggio dei vaccini.
«Il problema è definire bene il luogo di conservazione», spiega il sindaco Enrico Bianchi.
«Stiamo valutando se è possibile farli conservare alla farmacia comunale di Voldomino. Parliamo di vaccini Moderna che hanno protocolli di conservazione che vanno da da 2 a 8 gradi. Mi fa molto piacere questo attivismo dei medici che parteciparono già durante la campagna antinfluenzale».
In realtà, a quanto risulta al sindaco Bianchi, oltre ai colleghi di Luino, vi sono anche altri medici che stanno cercando di organizzarsi nell’Alto Varesotto per somministrare le dosi vaccinali, come conferma lo stesso sindaco: «Sono molti di più se consideriamo anche i colleghi di Lavena Ponte Tesa, Cunardo, e molti dei professionisti che operano nel territorio di competenza di quella che in tempo era la “Usl numero 1“».
Vi è dunque una strutturazione in corso di questo servizio: «Noi come amministrazione non ci siamo ancora mossi, stiamo lasciando che i medici si organizzino in autonomia per dar loro poi il supporto logistico necessario».
A Malnate la sindaca vaccina gli anziani a domicilio, a Cocquio Trevisago si attende per sapere se il progetto inviato ad Ats Insubria potrà dare seguito alle somministrazioni. Dunque anche Luino sta per organizzarsi per una versione autonoma e territoriale delle vaccinazioni.
Il tema è fra l’altro entrato di prepotenza tra le pieghe all’ultimo consiglio comunale dove il sindaco Enrico Bianchi si è lamentato per l’esito della vicenda per attivare un punto vaccini a Voldomino, presso l’oratorio, una struttura su di un piano adeguata secondo il sindaco per l’accesso al pubblico limitato su quattro postazioni ma che dopo la disponibilità dei volontari per la predisposizione dei locali e l’interessamento di Asst non ha più avuto seguito.
«Ad oggi il progetto è in stand-by e non mi è stato più fatto sapere nulla. Un peccato perché quegli stessi spazi sarebbero stati non già un punto vaccinale a se stante, ma un polo su quale far gravitare e vaccinazioni in ambito ospedaliero così da alleggerire i reparti del Luini Confalonieri oggi interessati dalla campagna vaccinale».
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