Contro gli effetti del lockdown i bambini di Angera praticano il Nordic Walking
"Emozione in cammino" è un progetto ideato dalla maestra elementare Maria Antonietta Pazienza e dall'istruttore Gianluigi Genoni
Una fila di bambini che ondeggiano a ritmo nel pratone in riva al Lago Maggiore. Sopra di loro il cielo azzurro e un’aria mite di fine agosto a dir poco invitante. Sono studenti della classe terza della scuola elementare di Angera che prendono lezioni di Nordic walking, in italiano camminata nordica.
Si tratta di una disciplina che si sta diffondendo molto in Italia per i suoi benefici effetti sul corpo, considerato che durante il movimento si mette in azione oltre il 90% della muscolatura, e sulla mente. La particolarità di questa camminata sta nel fatto che le braccia spingono in modo opposto ed alternato rispetto ai piedi con l’aiuto di appositi bastoni.
«Angera è una palestra all’aperto fantastica – spiega Maria Antonietta Pazienza, maestra elementare e ideatrice insieme all’istruttore Gianluigi Genoni di questo progetto – I benefici del Nordic walking sono notevoli, sia a livello fisico che mentale e credo che questo sia un modello che anche altre realtà possano utilizzare».
Il progetto “Emozione in cammino” rientra nel Pon, il Programma operativo nazionale del ministero dell’Istruzione e della ricerca. «L’obiettivo – spiega l’insegnante – non è legato solo alla fisicità, che è senz’altro molto importante, ma non esaurisce i bisogni legati alla nostra parte emozionale. Dopo i vari lockdown, soprattutto i bambini hanno la necessità di recuperare insieme a uno spazio fisico anche uno spazio per esternare le loro emozioni. Il Nordic walking in questo senso è perfetto. E poi qui ad Angera, con questo paesaggio meraviglioso, tutto diventa più facile. La nostra prossima tappa sarà all’oasi naturale della Bruschera».
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