Quando si parla di tv, non si fa riferimento a un semplice elettrodomestico. Fonte di informazioni, strumento di divertimento, utile per tenersi compagnia e appassionarsi a serie, fiction e grandi film, la tv è questo e molto di più. Non è un caso che gran parte della giornata sia proiettata nel momento in cui, quasi proverbialmente, ci si metterà comodi davanti la tv, per seguire una serie sulle principali piattaforme streaming o un film che si aspettava da tempo.

Dove guardano la tv gli italiani?

Ci si rende conto del forte legame che esiste tra tv e italiani guardando al di là del semplice fattore tempo. Molto spesso infatti il televisore diventa centrale anche nell’organizzazione dello spazio di casa, sia in fase di disposizione dei primi mobili, sia in quella di riarredo. Ogni casa a ben vedere ha almeno due cuori: la cucina e il soggiorno. In entrambi gli ambienti oggi spesso e volentieri si rintracciano dei televisori: non è un caso che il tavolo da cucina sia posizionato in maniera tale da permettere al maggior numero di commensali di guardare la tv durante i pasti; così come non è casuale l’assenza di ostacoli tra il televisore e le sedute della cucina, anche quando non si è a tavola.

Guardando all’altro cuore della casa, poi, la centralità della tv è ancora più evidente: spesso e volentieri il soggiorno è pensato appositamente per le serate da passare sul divano o in poltrona davanti allo schermo. In questo senso, la stessa scelta dei mobili tv diventa ben più di una questione di stile da seguire, perché è testimonianza diretta di come il salotto nella maggior parte dei casi sia arredato per collocare al proprio centro l’apparecchio televisivo: una parete attrezzata per ospitare la tv, un divano direttamente orientato verso di essa e, tra i due elementi, poco più di un tavolino basso, senza oggetti troppo alti o ingombranti che possano oscurare in alcun modo la visuale.

Quanta tv guardano gli italiani?

La centralità della televisione in Italia, in ogni operazione di arredamento, è dunque ancora indiscussa. Sia essa usata come mezzo di comunicazione e informazione, passatempo o compagnia, la tv è ancora fondamentale, sebbene tra i più giovani il suo primato sia messo in discussione da smartphone e tablet, che garantiscono ormai la possibilità di seguire programmi e dirette anche da dispositivi mobili. Il legame con l’apparecchio televisivo è più forte tra gli uomini e le donne tra i 60 e i 75 anni così come tra i minorenni (due fette di popolazione che coprono da sole il 95% degli spettatori).

I tg e i film sono i programmi più seguiti, rispettivamente nel 75% e 70% dei casi, seguiti da vicino dalle serie sempre più diffuse sulle principali piattaforme di streaming. Risulta in calo la disponibilità degli italiani a guardare la televisione per più di 5 ore al giorno, assestandosi intorno alle 2 ore giornaliere; tuttavia, nonostante i dati siano bene o male uniformi, il Sud conferma un legame più forte con la tv nei confronti del Nord Italia, e una maggiore predisposizione a guardare i programmi televisivi quotidianamente.

In sintesi, emerge chiaramente un legame molto stretto tra l’Italia e la televisione, considerata ancora adesso come il principale mezzo di comunicazione. Non sarà pratica come uno smartphone o un qualsiasi altro dispositivo mobile, ma la tv registra ancora un successo senza pari, tanto da dirottare verso di sé intere ore degli italiani.