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“Salviamo il Colmegnino”: l’Asd Pescatori lancia una petizione contro la centrale idroelettrica

La contrarietà, da quanto raccontano: "sta nel fatto che questo minuscolo torrente non riuscirà mai a far sopravvivere la biodiversità"

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Sull’alta sponda lombarda del lago Maggiore l’ASD Pescatori Alto Verbano sta assumendo sempre di più la veste di associazione ambientalista, portando avanti diverse “battaglie”. Ricordiamo la lotta sostenuta contro lo sversamento tecnico (By-pass fognario) a lago a seguito del rifacimento di una condotta fognaria o la contrarietà espressa circa la costruzione della “vasca di prima pioggia” in piazza Libertà, in prossimità del lago.

L’attuale ferma presa di posizione dell’associazione questa volta, però, riguarda la possibile costruzione di una micro centrale elettrica alla foce del torrente Colmegnino, fra Luino e Dumenza.

Un nuovo impianto idroelettrico fra Luino e Dumenza

«La contrarietà all’opera non ha alcun preconcetto contro l’opera idraulica in se stessa qualora fosse anche progettata con tecniche che salvaguardino la fauna del rio – fanno sapere con una nota i Pescatori Alto Verbano -. La contrarietà sta nel fatto che questo minuscolo torrente, lungo solo 8.564 metri verrà deviato e intubato per ben 4.078 metri, ossia per metà del suo percorso che, pur lasciando un DVM (Deflusso Minimo Vitale) previsto dalla normativa, non riuscirà mai a fare sopravvivere la biodiversità. Questo soprattutto in considerazione dei cambiamenti climatici che con il diminuire delle piogge causerà la diminuzione delle portate con conseguente proporzionale riduzione del già preventivato minimo DMV».

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Per «sensibilizzare i cittadini e coinvolgere maggiormente i decisori ad una delibera che tuteli il torrente» l’associazione luinese, supportata da “AISU verso Itaca” e «da una nota associazione ambientalista nazionale che al momento preferiamo non menzionare» ha così deciso di lanciare una petizione (disponibile QUIsulla piattaforma Change.org.

«In poco più di una settimana ha superato le 1500 firme – racconta ancora l’ASD – provenienti in gran parte dal territorio ma anche da cittadini e Amministrazioni ed associazioni spontanee che in altri luoghi si sono dovute confrontare con la costruzione di queste mini centrali per le quali non viene però assunto nessun rischio d’impresa in quanto finanziate dall’ormai noto Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR), e quindi da noi. Noi – continuano – riteniamo che la centrale non possa e non debba considerarsi opera utile e sicuramente non urgente, come ha invece dichiarato un tecnico comunale nella Conferenza dei Servizi del 17.11.2022, ma pensiamo che si debbano ponderare i pro e i contro dell’operazione. In questo caso il pro è rappresentato da una potenza progettuale di 165,9 KW (invitiamo i lettori a verificare il loro consumo abitativo per farsi un’idea circa l’inezia dell’intervento) , mentre il contro è delineato sia dalla manomissione dei terreni e relativi boschi che verranno espropriati per permettere il passaggio della condotta, sia dalla scomparsa della biodiversità fluviale rappresentata oltre che da insetti (efemerotteri, plecotteri, lepidotteri, ecc…) anche della fauna fluviale come il gambero di fiume, le trote marmorate o lo scazzone, tutte specie considerate a rischio estinzione, tutelate e protette dalla Direttiva Habitat 92/43 CEE».

E oltre a questo, «un’altra cosa che ci lascia infine sconcertati è il fatto che chi frequenta il torrente, come la nostra associazione e F.I.P.S.A.S. (Concessionaria esclusiva della pesca in quelle acque) non abbiano diritto di voto alla prossima Conferenza dei Servizi che si terrà il 18 gennaio, mentre questo è attribuito, oltre agli Enti preposti, anche all’Aereonautica Militare e al Comando Militare dell’Esercito che neppure sanno che e dove sia il Colmegnino, ma sono convocati in virtù della presenza di alcuni ruderi di un’ormai obsoleta, diroccata, decadente, degradata e dimenticata linea Cadorna. Che la Confederazione Elvetica ci stia per attaccare e noi ancora non lo sappiamo? Invitiamo tutti voi che leggete a sottoscrivere la petizione. Vi costerà meno di un minuto del vostro prezioso tempo e le future generazioni oltre che la natura ve ne saranno grate».

Pubblicato il 11 Gennaio 2023
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