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L’onorevole scrive a Trenord: “Treno da Luino al buio, non degno della Lombardia”

La denuncia riguarda una corsa del mattino che va diretta a Milano ma è ancora assicurata con vecchie carrozze, che presentano anche il problema di illuminazione

Trenord treno

«Sostituite quel treno, certamente non all’altezza di una Regione come la Lombardia».
L’ha scritto a Trenord l’onorevole Andrea Pellicini, ex sindaco di Luino e oggi parlamentare per Fratelli d’Italia.

Il treno di cui parla è quello delle 6,19 da Luino a Milano, uno dei pochi effettuato con carrozze di vecchio tipo, ma anche uno dei più frequentati dai pendolari, perché arriva diretto nella città (alle 8), senza cambio a Gallarate.

«Oltre ad essere obsoleto (come lo era fino a poco tempo fa quello delle 7.20), quando attraversa le gallerie tra Castelveccana e Laveno Mombello e tra Laveno Mombello e Besozzo, completamente buie, non è provvisto di illuminazione nei vagoni, con la conseguenza che si viaggia al buio dentro e al buio fuori comunica l’onorevole alla società ferroviaria che opera il servizio di trasporto locale in Lombardia (e che è di proprietà in parte della stessa Regione, oltre che del gruppo FS).

«Vi invito a voler provvedere con la massima urgenza alla riparazione del guasto, anche perché gli utenti, nei momenti di buio completo, manifestano un senso di ansia e di assenza totale di sicurezza».
Al di là del guasto, Pellicini sollecita comunque la sostituzione del treno, un modello datato, rispetto ai modernissimi Donizetti impegnati nelle altre corse del giorno.

Pellicini ha segnalato la situazione anche «all’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente affinché sia informato sulla situazione».
Il convoglio in questione è composto da carrozze anni Settanta-Ottanta ricondizionate, del tipo impiegato anche in alcuni casi su corse della Milano-Domodossola.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Luglio 2023
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